Zelensky a Sanremo 2023, polemica infuocata. Il commento di Mentana: "Come i Jalisse"
Il giornalista Enrico Mentana ha commentato la polemica sull'apparizione del presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky al Festival di Sanremo 2023
Continua a far discutere l’annuncio che, durante la finale del Festival di Sanremo 2023, verrà diffuso un videomessaggio del presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky.
- Polemica su Zelensky a Sanremo 2023: il commento di Enrico Mentana
- Videomessaggio Zelensky a Sanremo: le parole di Bruno Vespa
- Zelensky a Sanremo 2023: chi sono i politici contrari
Polemica su Zelensky a Sanremo 2023: il commento di Enrico Mentana
Sull’accesa polemica a proposito dell’apparizione di Volodymyr Zelensky a Sanremo, è intervenuto anche il giornalista Enrico Mentana.
Su ‘Facebook’ ha scritto: “Alla fine lo sgangherato livello del dibattito pubblico italiano produrrà il suo tragicomico risultato, e passerà la tesi per cui Zelensky – un leader che da un anno guida la resistenza di un paese europeo contro l’invasione russa – ha chiesto di andare a Sanremo ma non è stato accettato. Come i Jalisse”.
Videomessaggio Zelensky a Sanremo: le parole di Bruno Vespa
Anche Bruno Vespa ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito all’apparizione del presidente ucraino Zelensky al Festival di Sanremo 2023: “Non capisco francamente tutto questo rumore per un breve intervento di Zelensky al Festival di Sanremo. Al Festival hanno partecipato alte personalità della politica internazionale e sono stati trattati tutti i temi sociali, anche scabrosi e controversi. Zelensky è stato ospite ai festival di Cannes e Venezia, oltre che ai Golden Globes, e mi dispiace questo malanimo nei confronti di un uomo che si sta battendo con straordinario coraggio per salvare la libertà del proprio popolo da una pesantissima aggressione”.
Zelensky a Sanremo 2023: chi sono i politici contrari
Tra i politici italiani contrari all’apparizione di Zelensky al Festival di Sanremo 2023 c’è Matteo Salvini, che ha dichiarato: “Speriamo che Sanremo rimanga il Festival della Canzone Italiana e non altro. Avranno fatto le loro valutazioni, quello che spero è che la guerra finisca il prima possibile e che il palcoscenico della città dei fiori rimanga riservato alla musica. Io non giudico. È l’ultima settimana di campagna elettorale e se avrò tempo di guardare Rai Uno sarà per ascoltare canzoni, non per ascoltare altro”.
Questo è il commento di Carlo Calenda: “Ci sono pochi dubbi sulla nostra linea di sostegno all’Ucraina. Ritengo tuttavia un errore combinare un evento musicale con il messaggio del Presidente di un paese in guerra”.
Giuseppe Conte ha affermato: “Sono stato molto contento quando il presidente Fico ha assunto l’iniziativa di invitare il presidente Zelensky di confrontarsi con il Parlamento italiano per esprimere le sue ragioni e del suo popolo agli italiani. Invece, non credo francamente che sia così necessario che il presidente Zelensky sia in un contesto leggero come quello di Sanremo”.