Zaia, "da Conte libro dei sogni": l'appunto al premier
Il governatore del Veneto Luca Zaia ha commentato il discorso del premier Conte
Il governatore del Veneto Luca Zaia ha commentato le parole del premier Giuseppe Conte pronunciate in conferenza stampa il 3 giugno. Al Corriere della Sera, Zaia ha rivelato: “Conte ha convocato questo appuntamento e io mi aspettavo qualche fuoco di artificio, qualche asso nella manica. Qualcosa di più. Il riassunto di quanto è stato fatto e il libro dei sogni sono poco da parte di un presidente del Consiglio in carica da due anni”.
Zaia: “Se non semplifichiamo, sprofonderemo”
Zaia ha aggiunto: “Se il metodo è sempre quello, moriremo di comitati, di autotutela, di non toccare questo e non toccare quello, di gemmazione di grandi riunioni e proliferazione delle task force. Moriremo di ipocrisia. Se non semplifichiamo davvero, sprofonderemo”.
Il governatore del Veneto si è affrettato a precisare che il suo non era un attacco nei confronti del premier Conte: “Io non cerco la rissa e non faccio parte della categoria di quelli per cui un avversario politico è sempre uno che non capisce nulla. L’ipocrisia è di sistema, del perpetuo rinviare, del non semplificare”.
Piano per il Sud, la reazione di Zaia
Zaia ha quindi commentato il piano del premier per una fiscalità agevolata per il Sud: “Non esiste che ci siano figli e figliastri”.
Poi il governatore ha precisato: “Per favore, scriva: io non ho nulla contro il Sud. Nulla. Il Sud ha bisogno di aiuto e non si discute: il garantire una crescita uniforme è un dovere. Non è affatto utile suscitare un conflitto Nord-Sud, ma occorre davvero riconoscere le prerogative e le specificità di tutti”.
Per Zaia, “non è che si vincono i Gran premi penalizzando chi ha la possibilità di vincerli. Vogliamo dirlo: nei nostri confronti, ma non solo nostri, c’è sempre stato un certo atteggiamento: ‘Tanto loro comunque si arrangiano‘. E invece no. E dunque senza il riconoscimento dell’autonomia, non esiste che ci siano pacchetti riservati ad alcune aree del Paese”.