Willy, malore per la madre in aula: cosa è emerso sui fratelli Bianchi
I carabinieri che hanno iniziato le indagini sui fratelli Bianchi hanno testimoniato durante il processo per l'omicidio di Willy Monteiro Duarte
Nel corso del processo per l’omicidio di Willy Monteiro Duarte, il ragazzo ucciso nella notte tra il 5 e il 6 settembre 2020, sono emersi nuovi inquietanti dettagli sul branco responsabile del pestaggio. Secondo quanto riporta Il Messaggero, la madre della giovane vittima è dovuta uscire dall’aula durante il crudo racconto dei carabinieri che hanno avviato le indagini, e che hanno descritto nei dettagli il minuto in cui la vita del figlio è stata spezzata.
I fratelli Bianchi, Pincarelli e Belleggia uccisero Willy in “un minuto e 25 secondi”
Agatino Roccazzello, comandante del Nucleo operativo radiomobile di Colleferro, ha dichiarato che “con i fotogrammi della telecamera di videosorveglianza, poi confermati dallo screenshot inviato da uno dei testimoni, è possibile affermare che l’aggressione costata la vita a Willy Monteiro Duarte è durata un minuto”.
“In un minuto e 25 secondi sono scesi dall’auto, hanno picchiato, sono tornati nell’auto e sono andati via”, ha sottolineato il militare. “Alle 3.23 è arrivato il Q7 dei fratelli Marco e Gabriele Bianchi, con a bordo tre loro amici. Sono scesi e alle 3.24 sono ripartiti, portando via anche Francesco Belleggia”, un altro degli imputati.
“Gli imputati erano tutti e quattro presenti e con parte attiva“, si legge nella testimonianza riportata dal Messaggero. Nel video si vedrebbero i fratelli Bianchi scendere “repentinamente dal suv” e parcheggiare. “L’atteggiamento di Mario Pincarelli e Francesco Belleggia, in particolare, sembra quasi remissivo, quello di un chiarimento verbale, poi sembrano prendere coraggio con l’arrivo dei Bianchi”.
Dai video emerge la dinamica del violento pestaggio. “Willy viene colpito da un calcio, cade, tenta di rialzarsi e viene colpito nuovamente. Sia Belleggia che Pincarelli colpiscono Willy quando è già a terra e non può reagire. Pincarelli va a colpire con dei pugni Willy, Belleggia sferra un calcio come se colpisse pallone, dal basso verso l’alto”.
I fratelli Bianchi ritrovati al bar dopo il pestaggio di Willy: la testimonianza
Antonio Carella, comandante e maresciallo maggiore della stazione di Colleferro, ha poi raccontato cos’è accaduto successivamente. “Era una notte d’estate normale, di movida. Ero nel bagno della caserma, che ha una botola che dà su via Buozzi, dove sono successi i fatti. Alle 3.30 ho sentito delle urla non normali, forti e una donna che gridava”.
“Sono sceso in strada in abiti civili. Una persona mi ha raccontato cos’era successo e mi sono precipitato in strada. Uno dei presenti mi ha detto che erano stati dei ragazzi di Artena a ferire Willy. Gli ho dato il mio numero e gli ho chiesto se avesse un video, una foto dell’aggressione“, ha spiegato il carabiniere.
“La foto mi è arrivata alle 3.49 con una targa, quando era da poco giunta l’ambulanza a caricare Willy, sul centro del marciapiede. Risaliti all’intestataria del suv, la moglie del fratello maggiore dei Bianchi, siamo andati ad Artena. Alle 3.55 siamo arrivati in via cardinal Scipioni, dove c’è il locale del fratello, stavano entrando nel bar“, ha continuato.
“Li abbiamo chiamati, erano nervosi. Inizialmente hanno fatto finta di non sentirci. Nel locale abbiamo cercato di approcciarli, abbiamo preso un caffè con loro e, mentre parlavo con i fratelli Bianchi, mi è arrivata la telefonata per comunicarmi che Willy era morto“, ha raccontato ancora Antonio Carella, come riporta Il Messaggero.