West Nile a Oderzo vicino Treviso in Veneto, 55enne contagiato senza lasciare l'Italia: quali sono i sintomi
Il primo caso di West Nile a Treviso non sarebbe d'importazione, come affermato dal direttore dell'Usl: allerta in Veneto sul virus trasmesso dalla zanzara
Primo contagio di West Nile a Treviso e primo decesso in Veneto a causa del virus, il secondo in Italia. Sale l’allerta nella Regione per i quattro casi da Febbre del Nilo, tre a Padova e l’ultimo a Oderzo, nel Trevigiano, mentre nella giornata del 27 luglio si è registrata la morte di un uomo di 86 anni, ricoverato da giorni all’ospedale di Schiavonia dopo aver contratto la malattia. Si tratta della seconda vittima dell’infezione trasmessa dalle zanzare nel nostro Paese dall’inizio dell’estate, dopo la donna di 80 anni deceduta in Friuli Venezia Giulia.
- Il caso di West Nile a Oderzo vicino a Treviso
- Il virus in Veneto
- Le raccomandazioni di Luca Zaia sulle zanzare
Il caso di West Nile a Oderzo vicino a Treviso
Ad oggi il bilancio di casi di West Nile nel nostro Paese è di 14 contagi, 7 soltanto nella settimana tra il 18 e il 24 luglio come riportato dal bollettino dell’Istituto superiore di sanità, con l’ultimo a Treviso che avvenuto sul territorio italiano.
“Il caso di West Nile riscontrato nell’opitergino, che ha colpito un uomo di 55 anni che stiamo curando a domicilio, non è d’importazione” ha dichiarato a Il Gazzettino il direttore generale dell’Usl 2, Francesco Benazzi.
Dettaglio di una zanzara, principale vettore della trasmissione del West Nile virus
“Tutta l’area attorno all’abitazione dell’uomo, per un raggio di 200 metri, è stata disinfestata e i controlli su tutti i suoi familiari sono risultati negativi” ha precisato il medico, spiegando come quello di Oderzo sia “il primo caso che abbiamo registrato in provincia quest’anno, e non è escluso che se ne possano verificare altri. Il West Nile viene trasmesso dalle punture di zanzare infette, e il fatto che non sia stato un contagio d’importazione ci deve far stare con gli occhi aperti. Come sempre, a rischiare di più sono gli anziani e le persone fragili, ma non c’è un reale e imminente pericolo”.
Il virus in Veneto
Il paziente di Oderzo non riporterebbe gravi effetti ed è in osservazione a casa, mentre due dei tre padovani contagiati sono ricoverati in ospedale.
Come riporta Il Gazzettino, si trovava in cura nel nosocomio di Schiavonia, nel Padovano, anche l’86enne, che sarebbe morto dopo essere stato trasferito in ospedale per aver sviluppato un’encefalite dopo la puntura di una zanzara infetta.
L’encefalite è una delle manifestazioni più gravi e rare dell’infezione da West Nile, che più frequentemente produce sintomi generici come: febbre, mal di testa, mal di gola, dolorabilità muscolare e articolare, congiuntivite, rash cutanei generalmente sul tronco, sulle estremità e sulla testa, linfoadenopatia, anoressia, nausea, dolori addominali, diarrea e sindromi respiratorie.
Le raccomandazioni di Luca Zaia sulle zanzare
Sui diversi contagi in Veneto è intervenuto il presidente della Regione Luca Zaia, lanciando un appello a cittadini e amministrazioni locali: “Senza allarmismi, ma è bene prestare maggiore attenzione alla diffusione delle malattie estive, penso soprattutto al West Nile, la febbre tropicale che si diffonde con le punture delle zanzare. Nei fisici più deboli può essere molto pericolosa: si è registrata nelle scorse ore la prima vittima in Veneto di questa estate, e ci sono altre due persone attualmente ricoverate, sempre nel padovano”.
“I nostri esperti hanno identificato focolai di zanzare infette nelle province di Rovigo, Venezia e Padova. E un caso a Treviso. È possibile, quindi, che i casi di West Nile aumentino. Il messaggio che deve passare, a tutela soprattutto di persone anziane, fragili e immunodepresse, è che è necessario proteggerci con repellenti e proteggere le nostre case attraverso zanzariere e misure di protezione – è il messaggio del governatore – All’aperto in particolare, ma anche casa e nei contesti domestici è fondamentale limitare le punture da parte delle zanzare. Faccio un appello anche agli enti locali: serve attuare e rafforzare tutte le misure di disinfestazione”.