Wanna Marchi attacca Elly Schlein dopo il paragone con Giorgia Meloni: la frase sulla candidatura alle Europee
Wanna Marchi dice cosa pensa di Elly Schlein, dopo il paragone della segretaria Dem tra Giorgia Meloni, e fa una battuta sulle Europee
Wanna Marchi sembra non aver gradito il paragone con Giorgia Meloni fatto da Elly Schlein. La nota ex televenditrice, condannata per le truffe compiute durante il suo show in onda tra l’83 e il ’93, ha parlato su Rai Radio 1 dell’accostamento fatto dalla segretaria Dem tra lei e la presidente del Consiglio, facendo sapere cosa pensa dell’una e dell’altra, lanciando anche una battuta sulle prossime elezioni europee.
Wanna Marchi contro Schlein
“La Schlein non mi piace assolutamente, mi dà fastidio, io non ho una grande simpatia per la Meloni ma la preferisco sicuramente alla segretaria Pd”: ha detto così la televenditrice, intervistata da Un Giorno da Pecora, trasmissione condotta da Geppi Cucciari e Giorgio Lauro su Radio1, rispondendo alle parole di Elly Schlein che aveva attaccato Giorgia Meloni sulla libertà di informazione nella rete pubblica, accusandola di essere una venditrice alla Wanda Marchi.
Alla domanda se abbia mai votato per Fdi, l’ex presentatrice 81enne ha replicato “no, non voto e non voterò mai più” e rispondendo su chi fosse il politico con lo stile di comunicazione più simile al suo modo di fare televendite ha aggiunto: “Forse, e dico forse, Berlusconi“.
Wanna Marchi (a destra) con la figlia Stefania Nobile a processo a Milano nel febbraio 2005
La battuta sulle europee
“Comunque visto che tutti fanno dei paragoni con Wanna Marchi, magari mi candido io alle europee, col mio nome. Domattina mi metto all’opera…”, ha detto sarcastica l’ex televenditrice, riferendosi proprio al paragone con la premier fatto dalla segretaria Dem.
L’accostamento di Schlein tra Giorgia Meloni e Wanna Marchi è stato lanciato dalla numero uno del Pd all’evento L’Europa che Vogliamo, a Cassino, prima tappa della campagna elettorale in vista del voto del prossimo giugno: “Mi hanno segnalato un titolo di ieri nella tv pubblica (la polemica riguarda il Tg1, ndr) che diceva: ‘Mille euro in più per gli anziani, si voterà l’8 e il 9 giugno’ – aveva accusato Schlein – Raccontano che agli anziani andranno mille euro, invece è una sperimentazione che coinvolge circa 25 mila persone. Una propaganda becera, sulla pelle degli anziani”.
L’attacco di Schlein
“Meloni sembra diventata la regina delle televendite, facendo concorrenza a Wanna Marchi. Ma la tv pubblica non può essere Telemeloni” aveva affermato la segretaria del Pd.
Dal palco Schlein aveva lanciato l’attacco al Governo, annunciando un sit-in davanti alla Rai a difesa della libertà d’informazione: “Il Pd si mobilita per difendere la libertà di stampa e il valore di un sevizio pubblico che sia davvero libero e plurale e che non può essere a servizio del governo di turno e della sua propaganda – aveva dichiarato – Faremo un sit in alla Rai per difendere il pluralismo dell’informazione e la qualità dell’informazione che è un diritto inalienabile di ogni cittadino. Si è oltrepassato il segno”.