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Wagner lascia Rostov sul Don tra gli applausi dei cittadini: il video dei saluti, poi le critiche alla polizia

I mercenari del gruppo Wagner lasciano Rostov e vengono salutati tra applausi e strette di mano dei cittadini che poi urlano "vergogna" alla polizia

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Wagner ci ripensa a 200 chilometri dalla meta, quando Mosca sembrava sempre più vicina e il golpe in Russia sembrava cosa fatta. Ma grazie all’intervento da mediatore di Lukashenko e dalla Bielorussia la tensione tra il gruppo di mercenari e il Cremlino si è “risolta”, con gli uomini di Prigozhin che ora viaggeranno proprio alla volta di Minsk dove saranno in esilio. E lasciando Rostov i ribelli hanno ricevuto l’omaggio dei cittadini.

I saluti e gli applausi

Partiti dall’Oblast di Rostov sul Don, i mercenari del gruppo Wagner hanno voltato le spalle alla Russia con l’obiettivo di marciare verso Mosca per ottenere la testa di Shoigu. Lui, secondo Prigozhin, sarebbe stato la mente degli attacchi contro il gruppo, più volte vittima di bombardamenti.

A 200 chilometri dalla capitale è però arrivato il dietrofront, con la Wagner che è tornata indietro. E nella notte, lasciando Rostov, i cittadini hanno omaggiato il gruppo tra applausi, pacche sulle spalle e strette di mano. Nei video che circolano sul web si vedono anche i militanti sparare colpi di fucile in aria.

Il ritorno della polizia

E dopo il ritiro delle truppe Wagner dalla sede del Distretto militare meridionale russo a Rostov, la polizia è tornata per ristabilire l’ordine e riprendere il controllo della città. Ma le forze dell’ordine non hanno ricevuto lo stesso tributo spettato ai mercenari.

Infatti, secondo quanto riferito dal canale Rostov-Glavny, è stata accolta da una piccola folla che gridava “vergogna” e “traditori”. Intanto la situazione intorno al quartier generale del distretto militare meridionale di Rostov sul Don, stando a quanto riferito dall’agenzia Ria Novosti, sarebbe ormai tranquilla.

L’accordo Wagner-Russia

Il dietrofront Wagner è stato deciso dopo gli accordi presi da Prigozhin con Mosca. Il fondatore della compagnia paramilitare, secondo quanto deciso, andrà infatti in Bielorussia e l’accusa di incitamento all’insurrezione armata contro di lui verrà fatta cadere.

L’accordo raggiunto prevede il ritorno dei mercenari del gruppo Wagner ai loro campi e coloro che lo vorranno potranno firmare contratti con il ministero della Difesa russo, a patto che non abbiamo preso parte al tentativo di insurrezione. Quelli che invece lo hanno fatto non saranno comunque perseguiti penalmente, alla luce dei loro meriti guadagnati sul fronte.

wagner Fonte foto: ANSA
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