Il volontario Luca Falcon morto in un incidente in Angola: l'addio straziante della moglie Giulia Trabucco
Il volontario Luca Falcon è morto in un incidente in Angola, dove era impegnato con la sua associazione. A dare la notizia la moglie Giulia Trabucco
Un volontario 35enne di Verona, Luca Falcon, è rimasto vittima di un incidente stradale in Angola, dove era impegnato per donare protesi ai bambini rimasti invalidi a causa delle guerre. A darne notizia in un lungo e doloroso post è stata la moglie Giulia, con la quale nel 2020 aveva fondato l’associazione ‘Karma on the road’ per il recupero di arti artificiali da destinare ai bimbi che hanno subito un’amputazione.
- L'incidente in Angola
- L'addio a Luca Falcon della moglie Giulia Trabucco
- L'associazione 'Karma on the Road'
L’incidente in Angola
“‘Raggiungerò il Sud-Africa, o morirò provandoci.’ Cit. Luca Falcon. Sempre epico, il mio amore era fatto così, o tutto o niente… e ora è con il cuore a pezzi che vi scrivo” inizia così l’addio al marito di Giulia Trabucco, affidato alla pagina social dell’associazione.
“Domenica 3 marzo, il giorno dopo il suo 35esimo compleanno, Luca è morto in un incidente con un camion in Angola – scrive nel post – La dinamica non è molto chiara, non ho ancora il referto della polizia, ma è davvero irrilevante. Il fatto è che l’amore della mia vita non c’è più. Lui era felice, il post del suo compleanno lo dimostra, inoltre mi hanno detto che è stato istantaneo, non si deve essere accorto di niente. Almeno sappiamo che si è spento facendo ciò che amava di più nella vita: viaggiare in moto”.
L’addio a Luca Falcon della moglie Giulia Trabucco
“So che gli volevate bene e per questo vi giuro che onorerò la sua memoria – si legge ancora nel messaggio straziante dalla pagina Facebook di ‘Karma on the Road’ – Il docu-film uscirà e sarà la testimonianza della sua forza, del suo immenso coraggio e di quanto lui ed io siamo riusciti a fare da soli in questi anni. Nessuno dimenticherà, io non potrò mai”.
“Mi sto interfacciando con l’ambasciata italiana in Angola perché torni a casa il prima possibile – spiega Trabucco – e appena avrò notizie comunicherò a tutti voi dove e quando avverrà il suo funerale, che sarà civile come lui voleva”.
L’associazione ‘Karma on the Road’
L’associazione no-profit per il recupero e il riutilizzo delle protesi in disuso, fondata dalla coppia quattro anni fa, è nata in seguito a un incidente accaduto allo stesso Falcon, nella quale perse una gamba.
Come spiegato dal sito di ‘Karma on the Road’, nell’agosto del 2016 il 35enne fu investito da un’auto mentre tornava a casa in moto. “Dopo più di un anno fermo a letto, due anni di fisioterapie e quaranta interventi chirurgici – si legge – nel 2019 tutti i medici convennero che l’amputazione della gamba sinistra fosse l’unica soluzione“.
Nonostante il dramma, Falcon non perse la passione per la moto e dall’incidente riuscì a trarre le motivazioni e il coraggio per fondare l’associazione a sostegno di chi ha dovuto subire un’amputazione. Come è avvenuto a Genova a un operaio travolto da un carrello mentre lavorava al porto.