Voli di Stato record per i ministri del governo Meloni: chi ne ha usati di più da Tajani-Salvini a Santanchè
Ben 165 voli di Stato nel 2023 per i ministri del governo Meloni, dati in crescita rispetto al passato: chi ne ha usati di più e il caso di Carlo Nordio
Il 2023 è stato un anno da record per i voli di Stato del governo Meloni, con la flotta in dotazione a Palazzo Chigi che è stata usata centinaia di volte dai ministri. Da Tajani a Salvini, passando per Crosetto, Piantedosi, Valditara e Santanchè, infatti, spesso i ministri hanno preferito prendere voli privati anziché quelli di linea. E dal report fornito da La Repubblica emergono dati sorprendenti.
- Voli di Stato come taxi per il governo Meloni
- I ministri che usano più voli di Stato
- Quando può essere richiesto
- Il caso Nordio
Voli di Stato come taxi per il governo Meloni
Secondo quanto riportato dal quotidiano, infatti, il 2023 è stato l’anno dell’exploit dei voli di Stato dei ministri, dopo anni di numeri che erano stati controllati con una rigida “austerity”. Il 2023, infatti, si è concluso con ben 165 voli di Stato dei ministri dell’esecutivo Meloni, di gran lunga superiori ai 49 del governo Conte I del 2019.
Nel 2022 erano stati utilizzati 157 voli privati, nel 2021 ancor meno (126). Non contando il 2020, anno della pandemia, i componenti del governo hanno quindi superato di gran lunga i numeri del passato che erano stati contenuti anche per via della direttiva emanata dal governo Monti.
I ministri che usano più voli di Stato
Ma chi è che contribuisce in maniera decisa ai numeri da record dei voli di Stato? Esclusa Giorgia Meloni, alla quale sono sempre concessi e hanno un regime particolare, i voli privati sono stati utilizzati da quasi tutti i ministri dell’esecutivo.
Ma a spiccare con numeri elevati nel report dei 165 usati, c’è il ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani con ben 45 voli, seguito dal ministro delle Imprese del Made in Italy Adolfo Urso (25) e dal ministro della difesa Guido Crosetto (24).
Matteo Piantedosi, ministro dell’Interno, ha volato ben 15 volte a bordo dei voli di Stato nel 2023, seguito da Raffaele Fitto (11), Franceso Lollobrigida (9) e Giancarlo Giorgetti (7).
Il ministro Matteo Piantedosi con il vicepremier Antonio Tajani
Matteo Salvini, Andrea Abodi e Annamaria Bernini sono invece a quota 5, a chiudere la lista il ministro Giuseppe Valditara e Daniela Santanchè a 3. Tutti gli altri ministri ne hanno presi uno o due al massimo.
Quando può essere richiesto
Sui voli di Stato, però, vigono delle regole che erano state messe a punto dal governo Monti per cercare di limitare gli spostamenti con voli privati di Palazzo Chigi che hanno un impatto significante sul bilancio.
I ministri, infatti, possono richiedere il volo di Stato solo in casi “eccezionali”, ovvero “per compravate, imprevedibili ed urgenti esigenze di trasferimento connesse all’efficace esercizio delle funzioni istituzionali e l’impossibilità di voli di linea” e comunque “non è ammessa la concessione del trasporto aereo di Stato per i ministri per le tratte sulle quali sia presente trasporto ferroviario e tale servizio risulti idoneo con gli impegni istituzionali”.
Il caso Nordio
Dal report de La Repubblica sui voli di Stato da record del 2023, però, risalta l’assenza di un nome, quello di Carlo Nordio. Il ministro della Giustizia, infatti, non ha usato neanche un volo privato lo scorso anno.
Il motivo? Appena entrato in carica, il ministro venne pizzicato e criticato per l’uso frequente dei voli di Stato per rientrare nella sua Treviso. Un caso che finì sui giornali e alzò il polverone contro di lui. Di tutta risposta, allora, Nordio ha deciso di non sfruttare neanche un volo di Palazzo Chigi per i tanti spostamenti dello scorso anno.