Vittorio Feltri contro Sanremo e i cantanti rapper: "Viene voglia di sparare al televisore"
Vittorio Feltri attacca Sanremo: "Qualità musicale in caduta libera per colpa dei rapper". Critiche anche a Carlo Conti e all’invadenza del festival
Vittorio Feltri si scaglia contro il Festival di Sanremo, criticando la deriva presa dalla storica manifestazione musicale. Secondo il giornalista, negli ultimi anni l’evento ha perso ogni rilevanza artistica, diventando uno spettacolo mediocre. Tra le sue accuse, spiccano le critiche ai rapper, definiti responsabili della decadenza musicale: “Non cantano, parlano”, ha detto Feltri, descrivendo il festival come una “sagra dell’analfabetismo musicale“.
- Vittorio Feltri si scaglia contro Sanremo
- I rapper e il declino culturale del festival
- Le frecciate a Carlo Conti
Vittorio Feltri si scaglia contro Sanremo
Feltri, nel corso di un intervento a Radio Libertà, ha definito Sanremo un appuntamento “impossibile da evitare”, tanto è invadente nei palinsesti televisivi.
Il giornalista ha dichiarato ironicamente che “anche cambiando canale, prima o poi te lo becchi“, aggiungendo che l’irritazione è tale da far venire voglia di “sparare al televisore“.
Fonte foto: ANSA
Il giornalista Vittorio Feltri nello studio della trasmissione televisiva Belve
Ma è la qualità musicale il principale bersaglio delle sue critiche. Feltri, che in gioventù suonava il pianoforte nei night club, sostiene che le canzoni presentate a Sanremo siano ormai di basso livello: “Sembrano scritte da ragazzini che fischiettano per strada”.
I rapper e il declino culturale del festival
Feltri non risparmia stoccate ai rapper, il cui ruolo crescente nel panorama musicale di Sanremo rappresenterebbe, secondo lui, una delle principali cause del declino artistico del Paese.
“Non cantano, ma parlano”, ha affermato il consigliere regionale di Fdi, lamentando l’assenza di veri interpreti musicali in grado di emozionare.
Questa deriva musicale, sempre secondo Feltri, sarebbe il simbolo di un più ampio decadimento culturale.
Il festival, che un tempo era un punto di riferimento per la musica italiana, è oggi per lui soltanto una sorta di “sagra dell’analfabetismo musicale”, priva di contenuti degni di nota.
Le frecciate a Carlo Conti
Feltri ha rivolto critiche anche a Carlo Conti, definito “un impiegato della Cariplo”, accusandolo di rappresentare perfettamente lo spirito attuale del festival: “corretto, monotono e totalmente privo di emozioni”.
Non è la prima volta che Feltri si scaglia contro Sanremo: negli anni, ha spesso contestato le scelte artistiche e la direzione del festival.
Tuttavia, quest’ultima uscita conferma il suo totale disinteresse per la manifestazione, che ha detto di non voler guardare nemmeno per curiosità.
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