Vittorio Emanuele di Savoia sepolto a Superga in segreto, sgarbo alla famiglia: Sala dei Re negata, il motivo
Vittorio Emanuele di Savoia è stato sepolto nella cripta della Basilica di Superga e non, come richiesto dalla famiglia, nella Sala dei Re: il motivo
A distanza di cinque mesi dalla morte, Vittorio Emanuele di Savoia è stato sepolto in gran segreto nella cripta della Basilica di Superga e non, come richiesto dalla famiglia, dietro l’altare della Sala dei Re: un divieto posto dalla sovrintendenza per tutelare il “patrimonio storico” della Basilica.
- La sepoltura di Vittorio Emanuele di Savoia
- La sepoltura negata nella Sala dei Re
- Le parole di Emanuele Filiberto
La sepoltura di Vittorio Emanuele di Savoia
A distanza di mesi dalla morte, avvenuta lo scorso 3 febbraio, e dal funerale, tenutosi nel pomeriggio di sabato 10 febbraio a Torino, ha finalmente visto la conclusione l’iter per la sepoltura di Vittorio Emanuele di Savoia.
Il figlio dell’ultimo re d’Italia, Umberto II, è stato sepolto nella giornata di ieri – lunedì 1 luglio 2024 – nella cripta della Basilica di Superga e non, come richiesto a più riprese dalla famiglia, dietro l’altare della Sala dei Re.
Una cerimonia che è quasi avvenuta in segreto, data l’assenza di fotografi e la presenza del solo Emanuele Filiberto alla tumulazione, dato che la moglie di quest’ultimo, Clotilde Courau, è rimasta in Francia per impegni di lavoro e la madre, Marina di Savoia, non ha potuto presenziare a causa di problemi di salute.
La sepoltura negata nella Sala dei Re
Vittorio Emanuele è stato sepolto cripta della Basilica che si trova sulla collina forse più importante di Torino, tumulato nella sala delle Regine, dove riposa anche il cugino Amedeo d’Aosta, che gli ha sempre conteso la carica di pretendente al trono d’Italia.
Non avendo possibilità di sepoltura al Pantheon di Roma, dove vengono poste le spoglie degli ex re, ci si aspettava che Vittorio Emanuele venisse tumulato della Sala dei Re della Basilica di Superga, dove si trovano i Savoia che non hanno regnato.
L’iter per la tumulazione del pretendente al trono d’Italia è stato complesso e, secondo La Stampa, sarebbe stata la sovrintendenza a rifiutare categoricamente l’opzione della Sala dei Re, per tutelare il patrimonio storico del luogo e, forse, per prendere le distanze da una figura molto controversa.
Le parole di Emanuele Filiberto
Una sepoltura che ha richiesto mesi dato che, come spiegato da Emanuele Filiberto al Corriere della Sera, “abbiamo chiesto di poter modificare il luogo delle sepolture reali ed è stato necessario costruire un nuovo sarcofago visto che negli spazi esistenti non c’era modo di intervenire. Ci sono voluti mesi ma adesso il sarcofago è pronto nella Sala centrale Reale, dove riposano i re e dove appunto c’è già Carlo Alberto”.
Lontano da ogni polemica, Emanuele Filiberto di Savoia ha voluto comunque ringraziare “le istituzioni che hanno reso possibile il rispetto delle ultime volontà del compianto Principe circa la propria sepoltura secondo la tradizione di Casa Savoia, e quanti, in questi mesi, hanno partecipato al dolore e al lutto della Famiglia Reale”.
Emanuele Filiberto ha poi chiarito due aspetti: il primo riguarda il padre, spiegando che “prossimamente sarà organizzata una celebrazione di suffragio” alla quale parteciperanno anche i familiari assenti durante la sepoltura, mentre il secondo riguarda il suo futuro: “A Torino riposano i Savoia che non hanno regnato. Dunque, anch’io sono destinato qui”.