Violenta scossa di terremoto in Nuova Zelanda: sisma di magnitudo 6.9, possibile allerta tsunami
Sisma di magnitudo 6.9 al largo della Nuova Zelanda: al momento non è stata diramata l'allerta tsunami
Una forte scossa di terremoto è stata registrata sabato 4 marzo 2023 al largo della Nuova Zelanda. Secondo quanto riferito dall’USGS, l’istituto geofisico americano, il sisma è stato di magnitudo 6.9.
Terremoto in Nuova Zelanda, dov’è avvenuto
Il terremoto è stato localizzato vicino alle isole Kermadec, a circa 1.000 chilometri a nord-est dell’Isola del Nord neozelandese, ad una profondità di circa 152 km.
Secondo i dati in possesso dell’INGV, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, il sisma è stato registrato alle 19.41 locali, quando in Italia erano da poco passate le 7.41. Le coordinate dell’epicentro, spiega INGV, sono latitudine -29.2711 e longitudine -178.7620
Nel dettaglio il sisma sarebbe stato registrato a Raoul Island e, in base alla scala Richter, potrebbe essere stato potenzialmente distruttivo.
Allerta tsunami, cosa succede
Come sempre, quando viene registrato un sisma di tale entità la prima preoccupazione- oltre i danni a persone o cose- è sul possibile pericolo tsunami. Per il momento, secondo quanto riferito dalla Nuova Zelanda, non è stato emesso alcun allarme tsunami.
Il maremoto, però, potrebbe nascere a diverse ore di distanza dal sisma. Infatti, come riferisce la Protezione Civile, lo tsunami nasce dallo spostamento istantaneo di una grande massa d’acqua, causato da forti terremoti con epicentro in mare o vicino alla costa, da frane sottomarine o costiere, da attività vulcanica in mare o vicina alla costa e, molto più raramente, da meteoriti che cadono in mare. La sua energia, e quindi la sua pericolosità, dipende dalla grandezza del fenomeno che lo ha causato.
In generale c’è pericolo di tsunami quando si verifica un terremoto con le seguenti caratteristiche:
- magnitudo superiore a 6.5;
- ipocentro non troppo profondo
- produzione di uno spostamento verticale del fondo marino.