Vincenzo Martinelli morto nell'esplosione all'Eni di Calenzano, era entrato 5 minuti prima dell'incidente

Si chiamava Vincenzo Martinelli e aveva 53 anni la prima vittima accertata dell’esplosione avvenuta al deposito Eni di Calenzano, vicino Firenze, nella giornata di lunedì 9 dicembre. L’ingresso dell’uomo – che lascia due figlie di 17 e 19 anni – era stato registrato cinque minuti prima che avvenisse la deflagrazione all’interno della struttura. Altri tre corpi, ancora non identificati, sono stati ritrovati nei pressi del luogo dell’incidente.

• Chi era Vincenzo Martinelli, morto nell'esplosione all'Eni di Calenzano
• Il cordoglio sui social
• Gli altri dispersi

Chi era Vincenzo Martinelli, morto nell’esplosione all’Eni di Calenzano

Martinelli era originario di Napoli ma viveva a Prato da oltre 25 anni, dal 1998. Lo riporta il Corriere della Sera.

Il 53enne, ricordato dai colleghi dell’azienda Bt Transport come “una persona perbene e un gran lavoratore”, era divorziato e aveva due figlie, una di 17 e l’altra di 19 anni.

Fonte foto: ANSA

Era appassionato di caccia ed era solito accompagnare le figlie ai corsi di ballo al circolo Arci Favini di Prato.

Il cordoglio sui social

Dopo la notizia della sua morte, la pagina Facebook di Martinelli è stata inondata di messaggi di cordoglio e di ricordi.

“Non ci posso ancora credere…..riposa in pace, ti mando un abbraccio ovunque tu sia“, una delle dediche comparse sulla sua bacheca.

“Il mio cuore piange in silenzio, ciao amico mio”, l’accorato messaggio di un altro profilo.

E ancora: “Un immenso dolore cugino caro. Spero tu sia tra le braccia del tuo adorato papà”.

Gli altri dispersi

Nelle ultime ore sono stati ritrovati i corpi di due dei tre dispersi nell’esplosione. Da quanto si apprende, sarebbero stati ritrovati nei pressi della pensilina dell’area di carico. Le vittime accertate, quindi, salgono a quattro.

Nell’elenco unico di vittime e dispersi (l’unico finora reso noto) figurano, oltre a Martinelli, il 57enne Carmelo Corso, originario di Catania ma residente a Calenzano, e Davide Baronti, 49 anni, nato ad Argena ma di casa da sempre a Livorno.

Ai loro nomi si aggiugono quelli dell’autista della Sergen Gerardo Pepe, 46 anni, originario della Germania ma residente in Val d’Agri (Potenza), e di Fabio Cirielli, anche lui 46enne nato a Matera.

Fonte foto: ANSA