Vincenzo De Luca e l'insulto a Giorgia Meloni, il governatore all'attacco: "Ipotizzai sentimenti inconfessati"

Vincenzo De Luca, in una lunga intervista concessa a 7-Sette, è tornato a parlare dell’insulto rivolto a Giorgia Meloni che tanto ha fatto discutere nelle scorse settimane. Il governatore della Campania, ripreso a sua insaputa, ha scandito un sonoro “str**za” riferendosi alla premier in carica.

• De Luca: "Fiumi di denaro da Roma? No, fiumi di pippe"
• Vincenzo De Luca: la sua originale versione sull'insulto a Giorgia Meloni
• De Luca: "Ho pensato che Meloni avesse sentimenti inconfessati per me"

De Luca: “Fiumi di denaro da Roma? No, fiumi di pippe”

De Luca ha sostenuto che in Campania non arrivano “fiumi di denaro” da Roma, ma che tanti fondi vengono reperiti “grazie ai bandi europei vinti”.

“Fiumi di denaro da Roma? Fiumi di pippe: non di denaro”, ha chiosato il governatore che è poi passato ad attaccare la premier: “Con la Meloni, poi! L’ultima truffa è questa dei 388 milioni alla Campania: son soldi del Fondo sviluppo e coesione 2021-2027 che avanziamo!”.

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E ancora: “È da ottobre che dialoghiamo con pazienza francescana: ci han fatto perdere un anno sottraendo alla regione due miliardi per operazioni finte tipo la truffa di Bagnoli e costringendo noi ad eliminare progetti cantierabili domattina”.

Vincenzo De Luca: la sua originale versione sull’insulto a Giorgia Meloni

Spazio quindi all’insulto. De Luca tiene a precisare che non si è trattato di un commento pubblico. Ma come si è arrivati all’ormai arcinoto “str**za”? “Cinquemila persone e 550 sindaci salgono a protestare a Roma contro l’autonomia differenziata e per lo sblocco dei fondi bloccati, chiedono per ore d’esser ricevuti, sono circondati da agenti in tenuta antisommossa come dei briganti, vanno a Palazzo Chigi e lo trovano sbarrato. E mentre siamo lì la Meloni manda a dire, razzista: “Vadano a lavorare!”. Ma vacci tu a lavorare”.

Il governatore campano ha poi spiegato che stava parlando con Francesco Verderami su un divano della Camera quando è scattato il patatrac: “E uno si avvicina col cellulare acceso a penzoloni per non farsi vedere. Vorrei vedere Giorgia se fosse intercettata mentre sbotta in un colloquio privato dopo essere stata provocata come me!”.

De Luca: “Ho pensato che Meloni avesse sentimenti inconfessati per me”

De Luca ammette che la parolaccia se la poteva risparmiare, ma dall’altro lato invita a considerare il contesto in cui è stata pronunciata.

“E che non lo so? – ha dichiarato a proposito dell’insulto – Ma dopo ore di tensione, spintoni, porte sbarrate… In un contesto privato… Cosa feci io quando uscirono i fuori onda di Giambruno? Espressi alla Meloni la mia solidarietà. È lei che mi ha dedicato tanti momenti polemici che a un certo punto ho pensato che avesse sentimenti inconfessati nei miei confronti”.

“Mi tira sempre in ballo, come fossi l’avversario numero uno. Avevamo solo un’ambizione: lavorare in pace. E lei ci fa perdere un sacco di tempo”, ha concluso.

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