NOTIZIE
SOCIAL NEWS

Vignettista Steve Bell licenziato dal Guardian per il disegno su Netanyahu dopo 40 anni: il suo racconto

Steve Bell sostiene che il suo è un omaggio al lavoro di un vignettista degli Anni '60 e accusa il quotidiano di vedere antisemitismo anche dove non c'è

Pubblicato: Aggiornato:

Mauro Di Gregorio

GIORNALISTA

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Approdato a QuiFinanza e Virgilio Notizie dopo varie esperienze giornalistiche fra Palermo e Milano. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Una vignetta su Benjamin Netanyahu ha causato la rottura, dopo 40 anni di rapporto, fra il disegnatore Steve Bell e il quotidiano britannico The Guardian. A darne notizia è stato lo stesso Bell con un tweet.

Steve Bell licenziato dal Guardian per una vignetta

“È diventato quasi impossibile disegnare qualcosa sul Guardian che riguardi Israele senza venire accusati di antisemitismo“, ha poi aggiunto Bell in un successivo tweet.

Nella vignetta incriminata si vede il premier israeliano Benjamin Netanyahu ad addome scoperto mentre si incide la pancia con un bisturi.

L’incisione ha la forma della Striscia di Gaza. Nella didascalia, Netanyahu afferma: “Residenti di Gaza, uscite subito di qui!”

Il riferimento è all’ordine di evacuazione del nord della Striscia.

Per Steve Bell, come ha spiegato lui stesso, il suo lavoro è un omaggio alla storica vignetta del disegnatore americano David Levine che durante gli Anni ’60 rappresentò il presidente americano Lyndon Johnson con una cicatrice a forma del Vietnam sul torso.

Qualcuno ha invece probabilmente visto qualcosa di diverso: la crisi di Gaza partorita dall’addome di Bibi Netanyahu, come a voler dire che sono state le politiche di Israele a fomentare le violenze di Hamas.

Ma non solo: nella vignetta si è intravisto forse anche dell’antisemitismo, con un riferimento al malvagio usuraio ebreo Shylock della commedia shakespeariana Il mercante di Venezia.

Nell’opera Shylock accetta di concedere un prestito, ma pretende in cambio una mostruosa garanzia: una libbra di carne da asportare dal corpo del suo debitore in caso di inadempienza.

Il Guardian non aggiunge dettagli

Steve Bell ha dichiarato di essere stato cacciato, ma un comunicato del giornale si è limitato a confermare che il contratto al vignettista non è stato rinnovato, senza aggiungere dettagli o fornire spiegazioni.

Altre accuse di antisemitismo contro Steve Bell

Non è la prima volta che Bell viene accusato di antisemitismo.

Nel 2020 Keir Starmer, nuovo leader del partito laburista britannico, sospese e poi espulse definitivamente il suo predecessore Jeremy Corbyn.

Corbyn aveva respinto le conclusioni di una commissione d’inchiesta sull’antisemitismo nel Labour durante gli anni della sua leadership.

Bell disegnò Starmer (marito di una donna ebrea) nell’atto di offrire la testa di Corbyn su un vassoio d’argento.

Qualcuno ci vide un riferimento alla vicenda biblica di Salomé, la figlia del re Erode, che secondo la tradizione chiese e ottenne la testa di Giovanni Battista.

Nei secoli passati la decollazione del Battista per il capriccio dell’ebrea Salomé è stato uno dei topos classici dell’antisemitismo.

Fonte foto: Getty/Twitter

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963