Vigile condannato per aver picchiato una donna transgender a Milano: a processo altri due colleghi
Uno dei vigili accusato di aver picchiato una donna transgender a Milano è stato condannato: i suoi colleghi sono stati rinviati a giudizio
Condannato a 10 mesi. Un vigile di Milano è stato giudicato colpevole con rito abbreviato di aver picchiato una donna transgender nel maggio del 2023. Nel caso sono coinvolti altri due agenti della polizia locale, che andranno a processo.
- La condanna del vigile di Milano
- Altri due vigili a processo
- Il caso del pestaggio della donna transgender
La condanna del vigile di Milano
Il 5 luglio la giudice per l’udienza preliminare di Milano Patrizia Nobile ha condannato a 10 mesi di carcere con pena sospesa il vigile accusato con altri due colleghi di aver picchiato una donna transgender in strada nel capoluogo lombardo nel maggio del 2023.
L’agente della polizia locale è stato condannato per lesioni aggravate. Tra gli imputati, è stato l’unico a scegliere il rito abbreviato, secondo cui si viene giudicati senza dibattimento direttamente dal gup, ma si ottiene uno sconto di pena.
La pena è inoltre stata sospesa, che significa che il vigile non finirà in carcere a meno che, durante un periodo che coincide con la durata della pena, non commetta nuovamente lo stesso reato per cui è stato condannato.
Altri due vigili a processo
I colleghi del vigile condannato hanno invece scelto il rito ordinario. La giudice per l’udienza preliminare ha semplicemente dovuto quindi valutare se le prove a loro carico giustificassero un processo.
La gup ha deciso che entrambi dovranno essere giudicati, sia per lesioni, come il loro collega già condannato, che per falso. Altri due vigili sono stati invece assolti. Erano accusati solamente di falso.
La vittima del pestaggio è ancora indagata per una serie di reati tra cui resistenza a pubblico ufficiale e lesioni. A differenza dei vigili l’udienza preliminare per decidere se dovrà o no affrontare un processo non si è ancora tenuta.
Il caso del pestaggio della donna transgender
Il 24 maggio del 2023, in via Sarfatti, nei pressi dell’università privata Bocconi a Milano, tre agenti della polizia locale hanno immobilizzato una donna colpendola ripetutamente con un manganello e con un calcio.
L’aggressione fu ripresa da alcuni studenti dell’università Bocconi che avevano sentito le urla della donna dalle finestre e si erano affacciati per vedere cosa stesse succedendo. Erano le 8:30 orario in cui cominciano molte lezioni.
Il video causò diverse polemiche nei confronti dei vigili di Milano, anche perché una prima ricostruzione diffusa dai sindacati di polizia sull’arresto della donna si era rivelata falsa.