Vicenza, soldi in cambio di protezione dai bulli: cifre da capogiro sottratte di nascosto ai genitori
Di quanti soldi si parla e perché la fragilità psichica del minorenne rappresenta un aggravante. Tutto sulla vicenda accaduta a Bassano (Molvena)
È una storia che ha dell’incredibile quella che arriva da Molvena (Bassano, Vicenza). Protagonista un ragazzo spaventato dai bulli e alcuni ventenni che avrebbero deciso di offrirgli protezione. Non si sarebbe tuttavia trattato di un gesto spontaneo: anzi, il pagamento per un simile servizio sarebbe stato salatissimo.
Ecco di che cifre si parla e tutta la storia.
Protezione in cambio di denaro, la dinamica: lo sfogo del minorenne a chi gli offrì protezione in cambio di denaro
Tutto è cominciato nel 2019, in un locale della zona. Il protagonista di questa storia, all’epoca dei minorenne, avrebbe incontrato, tramite un amico comune, i 20enni che decisero di proteggerlo.
La sciagurata idea sarebbe nata dallo sfogo del giovane, che appunto si lamentò di dover sottostare ogni giorno alle angherie di alcuni bulli, e dalla risposta dei giovani, che oggi hanno 22, 24 e 28 anni: protezione in cambio di denaro.
Da quel giorno, i tre hanno anche accompagnato la vittima dei bulli in macchina e fino a scuola, assicurandogli un loro intervento qualora qualcuno dei temuti persecutori si fosse permesso di infastidirlo.
Denaro per farsi proteggere dai bulli: di quanti soldi si parla, le cifre (enormi) sottratte ai genitori di nascosto
Il “servizio” però non sarebbe stato offerto a buon mercato, anzi, il prezzo sarebbe stato salatissimo: dai 20mila ai 100mila euro in un solo mese, sottratti dall’under 18 ai genitori di nascosto.
La svolta quando questi ultimi si sono accorti che i conti non tornavano: da qui la denuncia ai carabinieri, le indagini della procura e la decisione del giudice per l’udienza preliminare, che ha rinviato a giudizio i tre maggiorenni (che arrivano dal comune di Marostica).
La loro difesa si basa sul fatto che il gesto è stato compiuto senza una richiesta di denaro in cambio, e se una cifra è stata accettata (tale tuttavia da non alterare lo stato patrimoniale dei tre) questa è stata spontaneamente offerta dallo studente ai suoi presunti protettori.
Soldi per farsi difendere a scuola, quali sono le accuse e perché la fragilità psichica del minorenne rappresenta un aggravante
Ad aggravare la situazione dei tre imputati c’è tuttavia il fatto che il minorenne è stato giudicato “affetto da sofferenza reattiva da accadimenti”, da qui allora il capo di accusa circonvenzione di incapace in concorso per aver “abusato dello stato di fragilità psichica ed emotiva del minore”.
Sarà il processo a stabilire come sono andati realmente i fatti.