Viadotti, la mappa del rischio in Italia: il "nuovo Morandi"
Durante le indagini sul ponte Morandi è spuntato un nuovo "sorvegliato speciale"
In seguito al crollo del viadotto sulla A6, sono in molti a sperare che il caso non si trasformi in un nuovo “ponte Morandi”. In particolare, il presidente del “Comitato ricordo vittime del ponte Morandi” Egle Possetti ha lanciato un appello, come riporta Ansa: “Vogliamo un impegno serio del nostro governo e del Parlamento affinché il nostro Paese sia messo in sicurezza e ogni viaggio non diventi una roulette russa”. Intanto, in tutta Italia i ponti sotto inchiesta sono quindici e le aree a rischio frana sono 620mila.
Quindici ponti sotto inchiesta
Nel corso di una riunione in procura per l’indagine sul crollo del ponte Morandi e sui falsi report, come riporta Repubblica, uno degli inquirenti avrebbe dichiarato: “Signori, questo è un altro Morandi”.
A pochi chilometri da Genova, non si trattava del “Madonna del Monte” dell’A6 collassato ieri a Savona, secondo Repubblica, ma del viadotto Coppetta sulla A7. Classificato con “70”, in base a parametri di conservazione su una scala da zero a 100, sarebbe in condizioni pessime.
I nuovi vertici di Autostrade hanno avviato una campagna di interventi su una quindicina di viadotti, con la maggior parte in Liguria. In un rapporto del Cnr, come riporta il Corriere della Sera, sono citati come “preoccupanti” quattro ponti della A6 Torino-Savona, equamente divisi tra Piemonte e Liguria, ma quello crollato ieri non era compreso.
Il procuratore capo dell’inchiesta, Francesco Cozzi, ha lanciato un’accusa: “Se un viadotto un mese prima è classificato senza particolari criticità, mentre poi ha un voto alto, allora c’è da pensare che i controlli precedenti non siano stati fatti come si deve“.
Le aree a rischio frana
Oltre ai problemi di manutenzione delle infrastrutture, come riporta Ansa, in Italia ci sono 620 mila aree a rischio frana. A causa di questi eventi, secondo i dati Ispra, Arpa e Cnr, ogni anno una media di dieci persone perde la vita.
“In realtà il numero di zone a rischio è più ampio, poiché il territorio, il paesaggio italiano sono letteralmente stati scolpiti e sono così come li vediamo oggi proprio per via di questi fenomeni continui e diffusi”, ha spiegato il direttore dell’Istituto di ricerca per la protezione idrogeologica del Cnr Fausto Guzzetti.
“La frana che ha provocato il crollo di una porzione di viadotto lungo l’autostrada A6 Torino-Savona, è effettivamente molto piccola”, ha continuato Guzzetti. “Ma proprio questo ci dice quanto è fragile l’Italia e come possa essere colpita gravemente nelle sue infrastrutture anche da un fenomeno non di grandi dimensioni”.
Si accende intanto la polemica sui fondi destinati alle infrastrutture, con il leader della Lega Matteo Salvini che accusa il governo di aver usato per la lotteria degli scontrini i 3 miliardi destinati alle strade.