Via al referendum per l'abrogazione dell'autonomia differenziata, le reazioni dopo l'ok della Cassazione
Il referendum sull'autonomia differenziata si farà nonostante la sentenza della Consulta, ha deciso la Corte Costituzionale
La Corte di Cassazione ha stabilito che il referendum sull’autonomia differenziata che richiede l’abrogazione totale della riforma è legittimo, nonostante la legge sia stata giudicata in parte incostituzionale. Esultano le opposizioni, con Elly Schlein che conferma l’impegno del Pd. Reazioni più pacate dalla maggioranza, che conferma il sostegno alla riforma.
- La sentenza della Cassazione sull'autonomia differenziata
- Esulta Elly Schlein
- La maggioranza prosegue compatta
La sentenza della Cassazione sull’autonomia differenziata
La Corte di Cassazione ha confermato che il quesito referendario sull’autonomia differenziata che chiede di abrogare la riforma e per il quale l’opposizione aveva raccolto le firme nei mesi scorsi, è valido.
Una altro quesito, che proponeva soltanto un’abrogazione parziale, è stato invece respinto. Il giudizio della Corte si era reso necessario a causa di una recente decisione della Corte Costituzionale.
La segretaria del Pd Elly Schlein, tra i principali sostenitori del referendum
La Consulta ha infatti stabilito lo scorso 14 novembre che alcune disposizioni del testo della riforma che prevede una maggiore autonomia per le Regioni erano incostituzionali. Questo aveva messo in dubbio la possibilità di proseguire con i referendum per i quali le opposizioni avevano raccolto le firme.
Esulta Elly Schlein
Le prime reazioni alla sentenza della Cassazione sono arrivate dalla segretaria del Partito democratico Elly Schlein, tra le maggiori sostenitrici del referendum contro l’autonomia differenziata.
“È una buona notizia, crediamo molto in questa battaglia, come crediamo anche che dopo la pronuncia della Corte Costituzionale, che ha letteralmente smontato l’autonomia differenziata, bisognerebbe che il governo si fermasse” ha dichiarato Schlein.
“L’esecutivo deve abrogare il testo, per recuperare credibilità dopo questo strafalcione che ha fatto presentando una riforma che la Corte ha smontato” ha poi concluso la segretaria del Pd.
La maggioranza prosegue compatta
Nessun ripensamento invece da parte della maggioranza. Tutti gli esponenti delle forze che sostengono in Governo, in particolare però quelli della Lega, continuando a sostenere la riforma dell’autonomia differenziata.
“Noi andiamo avanti. Sono loro ora ad avere un problema: quello di trovare i voti” ha dichiarato il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, della Lega, riferendosi ai sostenitori del referendum abrogativo.
“Ben venga il referendum, la bocciatura della Corte Costituzionale sui sette punti va accettata. HO sempre ritenuto che la democrazia diretta sia la cosa migliore. Penso chi si potrebbe per esempio abbassare il quorum al 40% più uno” ha invece dichiarato il presidente del Senato Ignazio La Russa, di Fratelli d’Italia.