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Verso la scomparsa i ghiacciai delle Dolomiti, Patrimonio Unesco: le conseguenze sarebbero catastrofiche

Uno studio dell'Istituto di Scienze Polari del CNR e dell'Università Ca' Foscari Venezia spiega quali potrebbero essere i pericoli per il futuro

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I ghiacciai delle Dolomiti stanno scomparendo e questo potrebbe essere un grave problema per il futuro. Nei prossimi decenni la Marmolada e altri ammassi di ghiaccio potrebbero ridursi fino a sparire del tutto.

Dolomiti, verso la scomparsa dei ghiacciai

Uno studio dell’Istituto di Scienze Polari del CNR e dell’Università Ca’ Foscari Venezia ha svelato come nel giro di pochi decenni, le aree di accumulo dei ghiacciai delle Dolomiti si frammenteranno o spariranno. Questi ultimi, appartenenti a delle maestose montagna si trovano al di sotto della linea di equilibrio glaciale alpina.

La ricerca è stata svolta in collaborazione con altre istituzioni, italiane e straniere. La rielaborazione di una carta tecnica regionale evidenzia come ci siano differenze nei ghiacciai Marmolada, Antelao e Fradusta tra il 1992 e il 2023.

Ghiacciai Dolomiti GreenpeaceFonte foto: ANSA

Attivista di Greenpeace preoccupato per il futuro a secco dei ghiacciai espone manifesto giallo

A rischio non solo la Marmolada, ghiacciaio simbolo delle Dolomiti, ma anche altri ghiacciai di queste montagne. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista The Cryosphere.

Renato R. Colucci, ricercatore del CNR-ISP e coautore del paper, ha riportato: “Le Dolomiti sono state oggetto di numerosi studi in ambito geologico, geomorfologico e sulla biodiversità. Tuttavia, i ghiacciai di questa regione sono spesso rimasti ai margini dell’esplorazione scientifica, ad eccezione del ghiacciaio della Marmolada, il più esteso della zona”.

Andrea Securo, Dottorando dell’Università Ca’ Foscari Venezia e coautore dello studio ha chiarito: “L’area totale di questi ultimi 12 ghiacciai è passata da poco più di 4 km quadrati negli anni ’80 a poco meno di 2 km quadrati oggi, con una perdita del 56%, di cui il 33% dal 2010”. Ha poi precisato: “Complessivamente abbiamo riscontrato una diminuzione della superficie topografica media dei ghiacciai di 28,7 metri dal 1980 al 2023, di cui il 33% tra il 2010 e il 2023. Il ghiacciaio che ha subito la riduzione maggiore è quello della Fradusta, che ha visto una diminuzione di spessore medio di 50 metri ed una riduzione areale del 90%”.

Crollo della Marmolada, a cosa è dovuto

Il geologo e divulgatore scientifico Mario Tozzi ha spiegato a Radio Capital la causa del crollo della Marmolada: “Sono le situazioni meteorologiche che hanno provocato, a causa del grande caldo, un amento della temperatura così forte da portare le fratture che normalmente interessano queste masse ghiacciate ad aprirsi e a staccare un blocco. Il responsabile è il meteo per via di questo anticiclone africano persistente sulle nostre latitudini e per il riflesso del grande cambiamento climatico che sta portando più caldo al sistema atmosferico della terra”

Ha proseguito: “È un po’ il destino delle aree dove ci sono i ghiacciai perché o sono i ghiacciai a rompersi, a spaccarsi e dunque a fondere, oppure sono le rocce a crollare perché il ghiaccio non le sostiene più attaccate alle pareti delle montagne, è quello che è accaduto a Cortina nel 2021. I crolli sono improvvisamente aumentati e sono sempre sintomi di questo riscaldamento atmosferico così forte e accelerato”.

Perché è importante avere dei ghiacciai

Dal punto di vista dell’ecosistema terra, non avere più dei ghiacciai può rappresentare una vera problematica per il nostro equilibrio generale. Mario Tozzi precisa: “Per il clima sono importantissimi. Se li mantieni riesci a mantenere anche un presidio contro il cambiamento climatico, se fondono va sempre peggio. Oltretutto i ghiacciai sono le nostre riserve di acqua dolce più importanti, tutta l’acqua che noi abbiamo nel sottosuolo, nei fiumi e nei laghi non è nemmeno paragonabile a tutta l’acqua che c’è nei ghiacciai. Se questa acqua dolce fonde e finisce nel mare c’è anche la possibilità che le correnti oceaniche vengano modificate da questo arrivo di acqua ad alta intensità e temperatura”.

Il geologo ha aggiunto che servirebbe una “cultura della prevenzione” e una “sorveglianza molto minuziosa, sistematica e continua” volta a carpire le prime avvisaglie, come l’apertura delle fratture. Stessa cosa vale per le alluvioni improvvise.

Conseguenze scioglimento dei ghiacciai

Lo scioglimento dei ghiacciai ha diverse conseguenze come l’innalzamento del livello del mare; il rischio di inondazioni; altri cambiamenti climatici, come ad esempio la perdita di biodiversità. Molte specie di animali e di piante non potranno far fronte al riscaldamento globale. Tanti di questi stanno risentendo dell’attuale situazione già da qualche anno. Altri effetti dannosi: problemi per l’approvvigionamento di acqua potabileaumento del rischio di eventi di pericolo naturalecambiamenti della geografia del pianeta.

Dolomiti Patrimonio Mondiale UNESCO

Le Dolomiti sono iscritte nella Lista del Patrimonio Mondiale dal 26 giugno 2009, per via della loro bellezza e unicità paesaggistica. Hanno inoltre un’importanza scientifica a livello geologico e geomorfologico.

Il riconoscimento e l’inserimento delle Dolomiti nella World Heritage List è una cosa straordinaria, ma implica allo stesso tempo un forte impegno e una forte responsabilità inserito alla protezione e allo sviluppo della regione alpina.

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