Verso il picco dei contagi da Covid-19: la data stimata e i consigli degli esperti
Il picco dei contagi da Covid-19 sta per arrivare, ma dovremmo passare un ferragosto tranquillo. Ecco cosa dicono gli esperti
Con l’ultimo bollettino dei contagi, delle ospedalizzazioni e dei decessi da Covid-19 gli esperti si sono pronunciati con una stima su quale potrebbe essere la data del picco più alto.
La data del picco più alto
Il bollettino di martedì 5 luglio ci ha mostrato un aumento vertiginoso di contagi (quasi 40mila in più rispetto al bollettino del 4 luglio) e decessi (94 contro i 59 del giorno precedente).
Un picco, questo, abbastanza prevedibile con l’annullamento di tutte le restrizioni e l’arrivo della stagione estiva. Per questo interviene Giorgio Palù, presidente dell’AIFA e docente emerito di Virologia presso l’Università di Padova, che sostanzialmente afferma che i numeri sono all’interno delle proporzioni.
“Con questo alto numero di contagi è statisticamente normale che qualche persona in più si ritrovi in ospedale con una polmonite – sottolinea Palù – Magari perché non vaccinata o con ciclo vaccinale incompleto o con patologie concomitanti. Ma questo non significa che Ba.5 sia più patogena“.
Ci dobbiamo quindi aspettare un picco più alto? Sempre Palù afferma che per la discesa dei contagi bisogna “attendere qualche settimana“, dunque l’impennata massima potrebbe arrivare per la metà di luglio.
Andrea Costa: “Situazione gestibile”
A rassicurare è anche il sottosegretario alla Salute Andrea Costa, il quale respinge tutti gli allarmismi di chi parla di “autunno catastrofico”. Costa è stato ascoltato dai microfoni di ‘Mattina24’ su RaiNews24. Costa si riferisce ovviamente a quanto sostenuto da Walter Ricciardi in un’intervista, che ha stimato una situazione difficile da ottobre.
Il picco dei contagi Covid-19 potrebbe arrivare tra la metà e la fine di luglio
Anche Ricciardi, del resto, ha parlato di un picco a luglio anche se stimato alla fine del mese anziché nella metà. Costa, tuttavia, dissente da tali previsioni.
“I dati ci dicono che siamo in una fase certamente positiva e gestibile, dobbiamo monitorare con grande attenzione”, dice Costa, e aggiunge che sul tavolo del governo per il momento non si valuta alcuna misura restrittiva.
Di più: “L’obiettivo è quello di convivere con il virus (…). Prima o poi dovremmo porci il problema o blocchiamo il Paese. Convivenza è prendere atto che siamo di fronte ad una fase endemica“.
L’aggiornamento dei vaccini
Giorgio Palù, inoltre, annuncia che settembre sarà il mese in cui arriverà il vaccino bivalente a mRNA aggiornato sulla variante Ba.1.
Sarà utile somministrarlo agli over 60 anche in presenza di altre patologie. Si dovrà aspettare l’inverno, piuttosto, per gli altri vaccini contro la Ba.4 e la Ba.5.
La paura per il virus è ancora tanta e diffusa, e su questo aspetto Giorgio Palù rassicura sul fatto che siamo prossimi all’endemizzazione: “Via via che aumenta la popolazione immunizzata dai vaccini o dalla malattia si arriverà ad avere un virus endemico come avviene per gli altri virus respiratori stagionali”.