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Venezia, tir con l'effigie di Mussolini e la scritta "Il Duce" sul Canal Grande: si indaga per apologia

Un tir verniciato di nero con omaggi al Duce: quanto accaduto a Venezia è sotto indagine. Dura la condanna dell'amministrazione locale

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Un tir con l’effigie di Benito Mussolini è spuntato a Venezia, sul Canal Grande, con tanto di scritta “Il Duce” in cima all’abitacolo. Per questo si sono mobilitate le forze dell’ordine su segnalazione di turisti e passanti, ma anche a seguito delle denunce di comitati e lavoratori. Il tir, completamente nero, poggiava su una chiatta in prossimità del prestigioso Hotel Bauer.

Venezia, tir con il volto di Mussolini: l’avvistamento

Un tir completamente verniciato di nero, il volto di Benito Mussolini e la scritta “Il Duce” sulla motrice è comparso su una chiatta di fronte all’Hotel Bauer di Venezia, sul Canal Grande.

L’automezzo si trovava di fronte alla struttura per il trasporto di materiali a seguito della ristrutturazione dell’albergo. Solo nella mattina di martedì 13 dicembre era stata aperta la trattativa con Confindustria, e nel pomeriggio è arrivato il tir ormeggiato di fronte all’ingresso del Bauer.

VeneziaFonte foto: IPA
Venezia, sul Canal Grande è comparso un tir con l’effigie di Benito Mussolini

Numerosi sono stati i video che hanno immortalato la presenza del tir “nostalgico”, con commenti in lingua veneta: “Non ghe credo”, ovvero “non ci credo”.

Le forze dell’ordine sono state allertate mentre il tir già lasciava gli ormeggi, e quando la polizia è arrivata sul posto l’automezzo segnalato non era più presente.

La spiegazione del Bauer e lo sdegno degli amministratori locali

L’Hotel Bauer ha prontamente spiegato l’accaduto al ‘Corriere della sera’: “Il tir nostalgico è di un trasportatore esterno e lo abbiamo fatto rimuovere. No comment. Mi dispiace moltissimo”.

Il consigliere comunale Marco Gasparinetti (Terra&Acqua) si è espresso attraverso il Gruppo25Aprile: “Qui si va oltre. Lo diremmo anche se al posto di Benito Mussolini “il Duce” ci fossero i baffoni di Stalin”, mentre sul suo profilo personale annuncia: “Su questa triste vicenda ho protocollato un accesso agli atti per capire come vengono rilasciate certe autorizzazioni”.

Una denuncia altrettanto infuocata arriva da Monica Sambo, segretaria del Partito Democratico di Venezia: “Uno sfregio alla città che non si comprende come sia potuto accadere. È una vergogna inaccettabile e non si capisce come possa avere transitato indisturbato sino a Venezia per poi addirittura essere trasportato sul Canal Grande. Ci aspettiamo che tutte le istituzioni si schierino e intervengano a difesa dell’Italia democratica e antifascista“.

Quindi la Sambo chiama in causa il primo cittadino di Venezia Luigi Brugnaro: “Chiediamo al Sindaco di intervenire immediatamente e di segnalare quanto avvenuto con prontezza alla procura della Repubblica oltre che di avviare immediatamente una verifica su come sia potuto accadere questo scempio alla città. Evidentemente nel clima generale delle forze di destra che governano si pensa che queste cose possano essere concesse”.

Secondo l’informazione locale, la polizia avrebbe avviato tutti gli accertamenti per indagare sul reato di apologia di fascismo.

La denuncia dell’ANPI

Una ferma condanna arriva da Claudio Odorico, sindaco di Concordia Sagittaria (Venezia) dove ha sede la ditta Obiettivo Trasporti proprietaria del tir.

Odorico si chiede: “Come hanno fatto ad arrivare a Venezia indisturbati, girando in autostrada?”.

Nel frattempo arriva anche la denuncia del Comitato Provinciale dell’ANPI Venezia, che parla di “una evidente esaltazione apologetica del massimo esponente del fascismo che l’ANPI condanna con fermezza e che sarà oggetto di denuncia“.

Per il momento, come scrive ‘Corriere della sera”, la ditta proprietaria del tir non risponde alla richiesta di chiarimenti.

venezia-canal-grande Fonte foto: IPA
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