Veneto, contagi in calo ma mai così tanti morti: 100 in un giorno
Mai così tanti morti in un solo giorno in Veneto: quali sono le ragioni di un numero così alto
Da una parte l’inflessione dei ricoveri, dall’altra il preoccupante balzo in avanti del numero delle vittime. Il Veneto, una delle poche Regioni rimaste ‘gialle‘, presenta due facce. Il presidente Luca Zaia, citato dall’Ansa, ha spiegato che il 17 novembre “è il primo giorno con segno negativo dei ricoveri, attestati a oggi a quota 2.091”. Il governatore ha annunciato un calo di 3 unità. Non diminuisce, invece, la curva dei morti, che ha registrato un +100: “Ma quella – ha spiegato Zaia – è l’ultima voce ad abbassarsi”.
“Se evitiamo gli assembramenti e portiamo la mascherina – ha aggiunto – potremmo iniziare una timida discesa. Difficile dire che siamo entrati in fase discendente, il comportamento dei cittadini fa moltissimo”.
Veneto, record di decessi: perché i morti sono aumentati
Il bicchiere mezzo vuoto riguarda sicuramente la situazione dei decessi, 100 in più rispetto a ieri (mai così tanti), 2.967 in totale dall’inizio dell’epidemia tra ospedali e case di riposo.
Il maggior incremento nei decessi è stato registrato nelle province di Treviso (+23), Vicenza (+23), Verona (+21). L’età media delle vittime negli ultimi giorni di rilevazione va dagli 80 agli 83 anni.
Il 51% delle vittime è nella fascia d’età 65-84, si scende al 43% per gli over 85. I decessi di malati fino a 44 anni incidono invece per l’1,3%.
Il dato positivo riguarda i ricoveri in ospedale nei reparti non critici, oggi sceso a 2.091 (-3), mentre le terapie intensive registrano un nuovo aumento, 280 (+15). I soggetti attualmente positivi sono 63.071 (+382).
Vaccino, parla Zaia: “Lo daremo a chi lo chiederà”
Ottimismo per quel che riguarda i vaccini da parte di Luca Zaia: “Ormai sono una realtà. Ieri anche l’azienda Moderna ha presentato il suo vaccino che è facilmente trasportabile e conservabile in frigorifero. Quando saranno disponibili li somministreremo ai cittadini che vorranno sottoporsi alla vaccinazione”.
Per quanto concerne invece la situazione negli ospedali, il governatore ha detto che “la pressione si fa sentire sugli ospedali ed è per questo che abbiamo chiesto ai direttori la ricerca di altri posti letto, ma non siamo nel caos grazie a tutti quelli che lavorano nella sanità e anche alla regione che organizza il lavoro”.