Variante Omicron, report Oms lancia l'allarme: sintomi lievi e severi, il quadro e cosa aspettarsi
La variante Omicron preoccupa l'Oms che ha stilato i primi report: cosa c'è da sapere sulla nuova mutazione del virus
La variante Omicron, la nuova mutazione del virus Sars-CoV-2 arrivata dal Sudafrica, tiene il mondo col fiato sospeso. In poche settimane i casi sono raddoppiati e si sono manifestati in giro per il globo e nonostante i numeri dei decessi siano contenuti si presenta come una nuova versione del virus da non sottovalutare.
A sottolinearlo è l’Oms, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, che nel suo report su Omicron ha ammonito circa la pericolosità della variante, elencando quelli che potrebbero essere gli ostacoli lungo il cammino della degenza dell’infetto.
Variante Omicron, l’Oms lancia l’allarme
Dalle prime informazioni arrivate all’Oms, che controlla lo sviluppo dei contagi dalla variante in giro per il mondo, quello che emerge è una situazione sotto controllo, ma pur sempre preoccupante. Dai dati si evince una trasmissibilità molto elevata della nuova mutazione Omicron, con l’incremento dei contagi record in Sudafrica dove sono stati registrati 16.000 casi in ventiquattro ore.
Soumya Swaminathan, scienziata dell’Organizzazione, ha sottolineato come non sia ancora possibile paragonare l’indice di trasmissibilità con la variante Delta. “È troppo presto” hanno fatto sapere, fatto sta che i casi “stanno raddoppiando giorno per giorno”, panorama che conferma l’alta contagiosità.
Dai primi studi portati avanti si delinea pian piano un quadro più dettagliato del nuovo virus, con contagiosità, severità della malattia, vaccini e impatto sulle misure che dovranno essere valutate nel tempo.
Omicron, contagiosità e sintomi: cosa aspettarsi
L’obiettivo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità è quello di studiare al meglio la nuova variante Omicron per poi dare le giuste direttive e consigli agli Stati membri. Dopo poche settimane dal suo sequenziamento la mutazione circola in 38 paesi e in tutte e 6 le regioni dell’Oms.
“È una situazione stile ‘Fast and Furios’, ogni giorno arrivano informazioni” hanno fatto sapere. Il trend è in aumento soprattutto in Sudafrica, ma serviranno alcuni giorni per avere certezze. L’unico al momento è che la variante Delta è quella ancora dominante nel mondo.
Dai primi dati, sottolinea l’Oms, i sintomi possono essere “lievi o severi”, dunque la variante Omicron richiede preparazione e attenzione. “Cautela, ma niente panico” viene ribadito dagli esperti.
Omicron, la situazione in Sudafrica
Nello studio dell’Oms sulla variante Omicron tanti sono i dati che provengono dal Sudafrica, paese che per primo ha sequenziato la mutazione Omicron e successivamente lanciato l’allarme. Il rapido incremento dei casi nella provincia del Guateng ha richiamato l’attenzione di epidemiologi e infettivologi che ora studiano la variante.
Christian Lindmeier, portavoce dell’Organizzazione, ha sottolineato che ancora non ci sono dati sufficienti sulla mortalità legata a Omicron. Al momento al centro dello studio ci sono i numeri delle infezioni e dei ricoveri in Sudafrica, cresciuti negli ultimi giorni.
“Se ci sono più casi, ci sono più ricoveri. E se ci sono più ricoveri, ci sono più decessi” hanno sottolineato dall’Oms.