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Variante Omicron, perché è "altamente improbabile" che i vaccini siano inefficaci: la spiegazione di Perno

Secondo Perno sono tre i possibili scenari di evoluzione della pandemia, con l'arrivo della variante Omicron

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Uno dei motivi per cui la comparsa della variante Omicron ha avuto l’effetto di un vero e proprio terremoto mediatico è imputabile alle numerose mutazioni della proteina Spike, che potrebbero rendere meno efficaci i vaccini finora somministrati. Al momento i dati sono ancora troppo pochi per giungere a conclusioni, e sia gli esperti che il ministro della Salute Roberto Speranza hanno invitato a non giungere a conclusioni affrettate.

La prudenza del ministro Speranza

Speranza, intervenuto a “Mezz’ora in più”, ha affermato: “Credo sia troppo presto per sentenze definitive su questa mutazione. Ci sono elementi di preoccupazione ma non dobbiamo trarre conclusioni che non sono alla nostra portata”.

Non affrettiamo conclusioni, ho molta fiducia, solo 11 mesi fa eravamo senza vaccini”, ha aggiunto il ministro, precisando che i provvedimenti finora presi sono in via precauzionale.

Le tre ipotesi di Perno

Carlo Federico Perno, direttore dell’Unità di Microbiologia all’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, ha individuato tre possibili scenari che potrebbero profilarsi nel prossimo futuro. L’équipe guidata da Perno è anche quella che ha realizzato la prima foto della variante Omicron.

Come riporta il Corriere della Sera, l’ipotesi più probabile per Perno “è che Omicron, così come accaduto alle varianti Alfa, Beta, Gamma e Delta, non sfugga alla copertura offerta dagli attuali vaccini”.

La seconda ipotesi è che “le mutazioni producano un cambiamento nella proteina Spike che la rende meno sensibile al sistema immunitario. In questo caso (possibile) l’efficacia dei vaccini resta buona, ma scende rispetto a quanto osservato finora con Delta”.

La terza ipotesi, che Perno definisce “altamente improbabile”, “la proteina Spike è talmente mutata che il vaccino non risulta più efficace. Se così fosse, dovremmo ricominciare il ciclo con un nuovo vaccino”.

L’esperto ha anche spiegato perché questa eventualità risulta “remota”: “Gli anticorpi coprono l’area della proteina Spike che lega le cellule umane: se quella specifica parte si modificasse in modo consistente, il virus rischierebbe di non poter più agganciare le nostre cellule“.

Moderna e Pfizer-BioNTech verso nuovi vaccini, già a inizio 2022

Qualora servissero nuovi vaccini per immunizzare le persone specificamente contro la variante Omicron, le aziende farmaceutiche sono già pronte. Moderna ha dato annuncio che potrà “produrlo su larga scala entro l’inizio del prossimo anno”, secondo quanto riferito dal Chief Medical Officer Paul Burton.

Anche le aziende Pfizer-BioNTech hanno riferito in una nota che, “nel caso in cui emerga una variante di fuga dal vaccino”, “un vaccino su misura contro quella variante” sarebbe pronto “in circa 100 giorni“. Ma per avere le prime risposte ai dubbi sull’efficacia degli attuali vaccini bisognerà attendere almeno un paio di settimane.

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