Variante Delta, casi in crescita e chiusure: la previsione di Remuzzi
L'esperto Giuseppe Remuzzi ha spiegato cosa potrebbe accadere in Italia con un aumento esponenziale di casi dovuto alla variante Delta
“Se andiamo avanti così e non c’è ragione di credere che possa evolvere diversamente, prevedo un raddoppio di casi ogni sette giorni. Fra qualche settimana potremmo salire intorno a 4 mila casi”. L’allarme viene da Giuseppe Remuzzi, diretto dell’Istituto di ricerca Mario Negri. Che tuttavia sottolinea, in un’intervista al Corriere della Sera, che “adesso non c’è motivo di pensare negativo”.
Infatti “le vaccinazioni funzionano, e sono uno scudo praticamente totale dalle forme di malattia grave”. Anche se alcune fasce di popolazione sono ancora scoperte.
“La Lombardia a marzo era partita male. Quando mi invitavano in tv me lo rimarcavano tutti, e con un certo imbarazzo dovevo ammettere che era così. Oggi però è la regione che sta facendo meglio in un Paese che procede complessivamente a un buon passo”, ha dichiarato l’esperto.
Adesso “bisogna intercettare quel 30% tra i 50 e gli 80 anni che non ha ancora completato le due dosi” di vaccino anti Covid. E a fronte di una frenata delle prenotazione “non vedo nessuna alternativa al modello francese” del Green pass per accedere alle attività e viaggiare.
Una misura che incontra molte resistenze in particolare nel centrodestra. “Ho sentito usare il tema della libertà, ma sembra molto debole vista la situazione. Nella vita di tutti i giorni conviviamo con dei vincoli. Chi lavora in ospedale sa bene tutte le regole che deve rispettare, ben prima che si aprisse il dibattito sui vaccini obbligatori”.
Per evitare divergenze sull’attuazione della linea Macron in Italia, “l’unica remora sarà rispettare ed essere garbati con chi non può davvero fare la vaccinazione e non può essere doppiamente penalizzato. Ma non si può ragionare per casi individuali e nemmeno essere liberi di contagiare gli altri”.
La risalita dei casi potrebbe non convincere gli scettici dei vaccini a sottoporsi all’iniezione, “ma potrebbe accadere. Credo che in questo senso possa essere più utile un lavoro di persuasione da parte dei medici di base o dei farmacisti, che sono molto ascoltati dalla gente. Possono spiegare l’importanza del gesto”.
“Il passato recente in Regno Unito dimostra quanto sia contagiosa” la variante Delta. “Ma, con grande prudenza, possiamo dire che non sembra essere più cattiva dei ceppi precedenti”.
“Non dobbiamo drammatizzare perché anche una dose di vaccino fa già molto per prevenire le complicazioni. E per fortuna ora abbiamo protocolli di cura efficaci per curare anche a casa i sintomi con farmaci comuni. Basta non perdere tempo”, ha spiegato al Corriere della Sera.
“Il commissario Figliuolo sta facendo un grande lavoro. Penso che se centreremo l’obiettivo di raggiungere l’immunità di gregge a settembre con le vaccinazioni si possa da un lato raccomandare attenzione ai non vaccinati, ma si deve consentire di vivere una vita normale a tutti gli altri”, senza limitazioni estese a tutti.
“Non va però sottovalutato il fatto che anche pochi ricoveri Covid complicano la vita agli ospedali. Che devono separare reparti, dividere i pronto soccorso e le rianimazioni. Insomma, lavoriamo tutti per non mettere pressione al sistema sanitario”. Questo è l’appello di Giuseppe Remuzzi.
Riguardo i nuovi parametri per stabilire le fasce di colore o le limitazioni anti Covid, “dovranno pesare ricoveri e decessi, non più Rt e incidenza”, sul modello inglese. “Se la campagna di immunizzazione andrà avanti bene anche il Cts non avrà dubbi in tal senso”.
L’obbiettivo sarà far ripartire la scuola a settembre “in modo regolare, non si possono più tenere a casa i ragazzi. Se quella fascia d’età non sarà ancora vaccinata si può anche slittare l’inizio di qualche giorno”.