Variante Delta: quando sarà dominante in Italia, la previsione
Il consulente del ministero della Salute ha spiegato che la variante Delta potrebbe presto diventare endemica anche in Italia
Walter Ricciardi, consulente del ministero della Salute per l’emergenza coronavirus e docente di Igiene all’università Cattolica di Roma, ha dichiarato all’Adnkronos che la variante Delta “diventerà man mano più dominante. E sarà quasi totalizzante in autunno”. La previsione è fatta in base a quanto sta avvenendo in altri Paesi europei, che “secondo me può verificarsi anche in Italia”.
Variante Delta: quando e perché diventerà dominante in Italia
“Bisognerà stare molto attenti“, ha spiegato l’esperto. “La variante indiana preoccupa perché è infettiva e contagiosa il 50% in più di quella inglese”, oggi nota come variante Alfa, “che già era più contagiosa” del ceppo originale del coronavirus.
“Per cui avremo una variante contagiosissima e dovremo più che mai accelerare con la copertura vaccinale e continuare a stare attenti. In autunno penso che potrebbe essere dominante in tutta Europa”, ha dichiarato ancora Walter Ricciardi.
“Gli olandesi prevedono che a ottobre rappresenterà il 100% dei contagi nel loro Paese”, e uno studio sarà presentato ai parlamentari di Amsterdam nei prossimi giorni. “Se non stiamo attenti, presumo che sarà così anche da noi. Ma dobbiamo cercare di evitarlo“.
Stop alla mascherina all’aperto: a cosa dobbiamo stare attenti
“Togliere le mascherine all’aperto si può fare, attenendosi però alla formulazione proposta dal Comitato Tecnico Scientifico, ovvero portandole sempre con sé e utilizzandole quando si accorciano le distanze dagli altri”, ha dichiarato Walter Ricciardi.
“Assolutamente non si può buttarle via, ancora ci servono”, ha sottolineato, commentando l’ordinanza firmata dal ministro Roberto Speranza per far cadere l’obbligo dell’uso della mascherina all’aperto a partire dal 28 giugno.
“Il distanziamento sociale resta sempre un cardine per la sicurezza, insieme al lavaggio delle mani e alla vaccinazione. Ma c’è una variante molto contagiosa, la Delta, che ormai circola anche nel nostro Paese”, ha ribadito il docente dell’università Cattolica di Roma.
“Inoltre non sempre si può garantire la distanza di sicurezza. In quest’ottica le indicazioni del Comitato Tecnico Scientifico sono quelle giuste. Tenerla sempre con sé in tasca, usarla sempre negli spazi chiusi, in particolare nei mezzi di trasporto, nelle strutture sanitarie e in tutte le circostanze in cui non è garantita la distanza”, ha concluso.