Vannacci attacca Marine Le Pen da vicepresidente dei Patrioti: la Lega di Salvini allo scontro coi francesi
Scontro tra la Lega di Salvini e RN: Vannacci ha replicato al partito di Marine Le Pen, contrario alla sua elezione a vicepresidente dei Patrioti
Dopo l’appello di Rassemblement national a scegliere un altro nome per il ruolo di vicepresidente dei Patrioti, l’eurodeputato Roberto Vannacci, esponente della Lega di Matteo Salvini, ha replicato duramente a Marine Le Pen.
- Cosa aveva detto Rassemblement national su Vannacci
- La risposta di Vannacci a Marine Le Pen
- Il "messaggio" di Vannacci a Giorgia Meloni
Cosa aveva detto Rassemblement national su Vannacci
Nei giorni scorsi l’agenzia France Press ha riportato una dichiarazione di un big di Rassemblement national, Jean-Philippe Tanguy, secondo la quale i lepenisti “si oppongono” all’elezione del generale Roberto Vannacci nel ruolo di vicepresidente dei Patrioti.
I Patrioti è il nuovo gruppo europeo che comprende Rn, la Lega, gli orbaniani di Fidesz e diverse sigle sovraniste presenti in altri Paesi.
Il generale Roberto Vannacci e il leader della Lega Matteo Salvini, durante una manifestazione tenuta a Roma lo scorso 6 giugno.
La risposta di Vannacci a Marine Le Pen
In un’intervista concessa a La Repubblica, Roberto Vannacci ha replicato così: “Non mi risulta che il Rassemblement national possa esprimere veti, soprattutto a valle di una votazione già condotta”.
L’eurodeputato ha anche detto: “L’elezione dei vicepresidenti è avvenuta all’unanimità, quindi mi sembrano posizioni sicuramente contrastanti con quanto deciso durante il suffragio”.
Vannacci si è detto “convinto che non appena avrò modo di incontrare gli europarlamentari del Rn avremo modo di comprenderci benissimo, anche parlando in francese”.
Il vicepresidente dei Patrioti ha poi affermato: “Non vorrei che, come al solito, fosse un’amplificazione di una stampa faziosa e di sinistra”.
Il “messaggio” di Vannacci a Giorgia Meloni
In un altro passaggio dell’intervista, Vannacci ha confermato l’intenzione di non votare Ursula von der Leyen: “L’Europa di von der Leyen ci ha ridotti nella situazione in cui siamo: meno sicurezza, più immigrazione incontrollata, due guerre alle porte dell’Europa, più criminalità, meno sviluppo, direttive liberticide in nome del Green deal che significa solo tasse per i cittadini. E guai a dire Buon Natale. Perché dovremmo votarla? Noi vogliamo una Europa dei popoli e delle nazioni sovrane, non l’Europa della von der Leyen che è delle banche”.
Poi il “messaggio” a Giorgia Meloni: “Se Meloni voterà Von der Leyen prenderemo atto della sua volontà di schierarsi con chi ci ha ridotto in questa situazione insostenibile. Sarà una sua scelta”.