Vandalizzato il Corridoio di Firenze, è scontro tra Nardella e Sangiuliano sulla vigilanza armata nei musei
Il ministro della cultura ha poi rinnegato il comunicato iniziale, parlando di una maggiore presenza di forze dell'ordine nei musei
Armi anche nei musei. L’annuncio di un servizio di vigilanza armata nei musei arriva dal ministro della Cultura Sangiuliano in risposta alla vandalizzazione del Corridoio Vasariano a Firenze, a opera di giovani turisti. Ma il sindaco della città, Dario Nardella, critica la proposta, dando il via a un botta e riposta tra i due.
La proposta del ministro
La proposta del ministro Sangiuliano arriva dopo che due giovani tedeschi in vacanza hanno vandalizzato il colonnato del Corridoio Vasariano a Firenze.
Il ministro ha stimato che serviranno almeno 10mila euro per ripulirlo e ha annunciato in un comunicato “un bando che permetterà di dotare tutto il complesso museale, compresa la zona del loggiato Vasariano, di vigilanti armati h24″.
La pulizia del Corridoio Vasariano imbrattato da turisti tedeschi
La misura è stata annunciata anche dal direttore delle gallerie degli Uffizi Eike Schmidt, che ha riferito che da settembre il servizio di vigilanza armata “coprirà tutte le ore del giorno e della notte, per proteggere i nostri monumenti da episodi vergognosi di questo genere”.
Schmidt riporta che “la futura guardiania esterna degli Uffizi sarà collegata direttamente alla control room di videosorveglianza del museo e alla caserma dei Carabinieri all’interno degli Uffizi”.
La critica di Nardella
Ma il sindaco di Firenze si dichiara subito in disaccordo:“Senza alcuna vena polemica e con grande rispetto per il ministro, ritengo che mettere le guardie armate private davanti ai musei sia una misura non adeguata, non convincente”.
“Ci sono molte alternative più efficaci e non contraddittorie – aggiunge Nardella -. cito l’esempio della Fontana dell’Ammannati, il cosiddetto Biancone, dove abbiamo una videosorveglianza 24 ore su 24 ore e gli agenti intervengono attraverso altoparlanti nel momento in cui qualcuno oltrepassa il limite.
Nardella parla anche della volontà di rilanciare un progetto di “vigilanza educativa da portare nelle scuole dove porteremo restauratori, critici d’arte, storici che spiegheranno ai giovani studenti cosa significa difendere il patrimonio culturale”.
“Io penso che mai le armi vadano schierate davanti ai luoghi della cultura” ha poi affermato il sindaco.
La risposta di Sangiuliano
Dopo la critica, il ministro tenta di aggiustare il tiro. “Dario Nardella, vada a rileggersi con attenzione le agenzie. Non ho mai proposto vigilanza armata” dice, ma di affidare più posti nei musei a polizia e carabinieri. Ma, aggiunge: “Chiaro però che le forze dell’ordine sono armate”.
“Appena Nardella sarà a Roma, lo invito ad andare al Parco Archeologico del Colosseo, da anni sorvegliato dai militari dell’Esercito. Questo già ben prima del mio arrivo al ministero della Cultura” ha aggiunto il ministro.
“Se vogliamo fare la lotta ai vandali che sporcano i nostri monumenti e ci costringono a interventi costosi, facciamola ma senza ripensamenti ideologici, senza se e senza ma”, ha concluso Gennaro Sangiuliano.
Il sindaco replica
Nardella non ci sta, e risponde al ministro: “Anche noi siamo in prima linea per contrastare ogni forma di vandalismo e di attacco al nostro patrimonio, con efficacia e intelligenza”.
Poi aggiunge: “Bene che il ministro Sangiuliano abbia precisato sul tema della tutela dei musei, visto che ieri aveva parlato di vigilanti armati”, ha sottolineato il sindaco di Firenze.
“Anche io sono d’accordo che occorra investire di più sulle forze dell’ordine” dice, così, “se il ministro vuole impegnarsi su questo ci troverà completamente d’accordo”.
Ma, conclude, “invito anche io il ministro a una visita a Firenze per vedere da vicino le necessità di tutela e protezione del nostro patrimonio storico artistico e le modalità con cui intervenire”.