Valencia, corsa dei tori finisce nel sangue: uccise 3 persone in poche ore durante la festa
Prima la fuga per le vie del centro abitato, poi l'incornata mortale: la corsa dei tori di Valencia finisce nel sangue
A Valencia il bollettino della corsa dei tori che si svolge ogni anno ha gli stessi numeri di una guerra: 3 persone sono morte a seguito delle incornate degli animali.
Corsa dei tori, morte 3 persone a Valencia
Come ogni anno, nella regione di Valencia si svolge il ‘bou al carrer’, la tradizionale corsa in cui gli animali vengono lasciati libere per le vie dei piccoli centri, più o meno incitati dalla folla che corre loro appresso.
Non sono rare le occasioni in cui la tradizione sposa la tragedia. Nelle ultime 24 ore, infatti, 3 uomini sono morti a seguito delle incornate dei tori.
3 uomini sono morti a seguito della corsa dei tori a Valencia
I primi due sono uomini di 50 e 56 anni, mentre la terza vittima è un turista francese di circa 60 anni.
Quest’ultimo è morto dopo 9 giorni di ricovero all’ospedale Denia (Alicante).
Il ‘bou al carrer’
Il ‘bou al carrer’ ricorre ogni anno durante l’estate, quando in alcune città della Comunità Valenciana festeggiano il santo patrono.
Per tradizione, 6 tori da combattimento vengono liberati e fatti correre per 850 chilometri, spesso fiancheggiati da corridori che tentano di avvicinarsi il più possibile agli animali in fuga.
La zona più famosa in cui si svolge il ‘bou al carrer’ è Pamplona, dove il 12 luglio 3 persone sono rimaste ferite dalle incornate dei tori.
La protesta degli animalisti
A protestare contro questo genere di manifestazione è il Partito Animalista Contro l’Abuso di Animali (PACMA).
Il PACMA condanna le mancate responsabilità degli organizzatori e, ovviamente, il maltrattamento subito dagli animali.
Dall’altra parte, c’è chi vede nella corsa dei tori una convenienza economica: secondo le statistiche, il bou al carrer avrebbe creato più di 30 mila posti di lavoro.