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Valditara replica alle polemiche sul patriarcato, la risposta e l'annuncio dell'incontro con Gino Cecchettin

Il ministro Giuseppe Valditara torna a parlare di patriarcato dopo le polemiche conseguenti alle dichiarazioni durante la presentazione della fondazione Giulia Cecchettin

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Luca Bucceri

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto del mondo dello sport e della politica, scrive anche di attualità ed economia. Laureato in Scienze della Comunicazione, muove i primi passi nelle redazioni sportive di Palermo per poi trasferirsi a Milano e lavorare per importanti testate.

Il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara replica alle polemiche dopo il caos provocato dalle sue parole sul patriarcato. Dopo le critiche, piovute anche da Elena Cecchettin, la guida del Mim ha cercato di spiegare cosa intendesse con le dichiarazioni fatte nel corso della presentazione della fondazione in memoria di Giulia, parole interpretate in maniera errata dall’opposizione e non solo.

Valditara e la replica alle polemiche sul patriarcato

Ospite di Quarta Repubblica su Rete4, il ministro Valditara ha risposto a tutte le domande del conduttore Nicola Porro. L’argomento centrale, neanche a dirlo, il tanto discusso patriarcato che ha portato ad aspre polemiche.

In occasione dell’inaugurazione della fondazione Giulia Cecchettin, il ministro aveva diviso con le sue dichiarazioni.

Il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara

Nel corso di un videomessaggio, infatti, Valditara aveva detto:

Deve essere chiara a ogni nuovo venuto, a tutti coloro che vogliono vivere con noi, la portata della nostra Costituzione, che non ammette discriminazioni fondate sul sesso. Occorre non far finta di non vedere che l’incremento dei fenomeni di violenza sessuale è legato anche a forme di marginalità e di devianza in qualche modo discendenti da una immigrazione illegale.

Parole che sarebbero state travisate. E a Quarta Repubblica arriva la replica: "Confermo parola per parola".

Valditara ha infatti spiegato: "Se vogliamo combattere contro femminicidio e violenza sulle donne il ragionamento deve essere fatto a 360°. Dobbiamo affrontare il tema del rispetto, delle violenze. E prendo atto dalle statistiche che quella marginalità sociale che discende dall’immigrazione clandestina genera un fenomeno pericoloso".

L’accusa dell’interpretazione in malafede

Non si è solo limitato a difendersi, ma anche a contrattaccare.

Il ministro Valditara infatti ha spiegato di aver visto tanta malafede e di aver sentito affibbiate delle parole mai dette: "Non ho detto che il femminicidio dipende dagli stranieri".

Dal patriarcato al figliarcato

Oggi, più che di patriarcato secondo Valditara si dovrebbe parlare anzi di figliarcato.

"Patriarcato significa il potere del padre, ma oggi la figura è molto sbiadita. Penso che sia inutile uccidere il padre, attaccare la figura. Questi genitori hanno bisogno di una figura più autorevole" ha detto.

E ha aggiunto: "Oggi c’è il figliarcato. Io mi sono scagliato contro il maschilismo e il machismo, quelli che considerano la donna come oggetto".

L’incontro con Gino Cecchettin

E nel corso di Quarta Repubblica è arrivato anche l’annuncio di un prossimo incontro con Gino Cecchettin, padre di Giulia.

"Ha detto che condivide alcune cose con me e altre invece saranno da discutere quando ci vedremo. Ci vediamo la prossima settimana perché abbiamo un obiettivo comune" ha spiegato il ministro.

Fonte foto: ANSA

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