Vaccino Andrea Scanzi, la procura di Arezzo apre un'inchiesta
La procura di Arezzo ha aperto un'inchiesta in seguito alle polemiche montate sul caso Scanzi, dopo la sua vaccinazione
La procura di Arezzo ha aperto un fascicolo conoscitivo, senza alcun reato ipotizzato, sulla vaccinazione del giornalista Andrea Scanzi che ieri ha raccontato sui social di aver ricevuto il vaccino come ‘riservista’ e in qualità di caregiver familiare dei suoi genitori. Lo ha reso noto l’Ansa.
Da quanto emerso alla procura sarebbe stata consegnata oggi un’informativa dei carabinieri della procura generale. Gli accertamenti sono finalizzati a verificare che nelle procedure seguite non si configuri qualche reato.
Vaccino Andrea Scanzi, la procura di Arezzo apre un’inchiesta
Ad Andrea Scanzi era stata somministrata la prima dose di AstraZeneca venerdì scorso, dopo che il suo nome è stato inserito nella lista della ‘panchina vaccinale‘.
Il fascicolo è stato aperto ‘a modello 45‘, senza cioè indagati e senza ravvisare al momento reati specifici.
Nel fascicolo per ora sarebbero stati inseriti solo una serie di articoli di giornali che si sono occupati della vicenda e che hanno alimentato il ‘caso‘.
Caso Scanzi, le parole del giornalista dopo le polemiche
Andrea Scanzi ha scelto i social per replicare. Ha definito la polemica conseguente alla sua vaccinazione “semplicemente allucinante, ridicola e vomitevole“.
Il giornalista ha sottolineato come la vaccinazione fosse “lecita, autorizzata e legale, la rifarei ora, domani, sempre”.
“Larga parte degli italiani avrebbe dovuto ringraziarmi – ha aggiunto – dato che l’ho fatta in un momento storico in cui nessuno, o quasi, avrebbe voluto fare AstraZeneca. Ho accettato l’invito per dare un segnale agli italiani”.
Fratelli d’Italia, attraverso il suo esponente Giovanni Donzelli, ha annunciato un’interrogazione parlamentare sulla somministrazione del vaccino ad Andrea Scanzi.
Caso Scanzi, il pensiero del governatore della Toscana
Il governatore della Toscana, Eugenio Giani, è intervenuto sul ‘caso Scanzi’ ai microfoni di RaiNews24: “Io non conosco il caso concreto, ci faremo un’istruttoria”.
“Il generale Figliuolo ci ha detto, e io condivido, che dobbiamo vaccinare – ha aggiunto -: per tre giorni AstraZeneca è stata impossibilita nella campagna, oggi più del 10% delle persone rifiuta questo vaccino. Noi dobbiamo pensare alla concretezza: più vacciniamo e meglio è”.