Vaccino, cosa succede con i ritardi: duro avvertimento di Burioni
I rischi di un ritardo di un mese o un mese e mezzo nella vaccinazioni non comportano solo migliaia di morti: parla il virologo Burioni
Con l’arrivo imminente dei vaccini contro il coronavirus, il virologo Roberto Burioni ha voluto lanciare un avvertimento: “Se il 29 dicembre arriva l’approvazione al vaccino, il 30 bisogna iniziare a vaccinare e non ci si dovrebbe fermare nemmeno la notte a Capodanno”. Parlando a “Che tempo che fa”, Burioni si è espresso sull’iter del vaccino realizzato da Pfizer/Biontech, visto che il 29 dicembre l’Ema si esprimerà sulla sua approvazione.
A detta del virologo, è importante accendere immediatamente la macchina delle vaccinazioni. “Se dovessimo perdere un mese o un mese e mezzo, non ci sarebbero solo migliaia di morti ma anche un ritorno ritardato alla vita normale. L’efficacia dei vaccini è spaventosa secondo studi giganteschi, se queste promesse vengono mantenute sul campo, possiamo davvero chiudere questo periodo”, ha spiegato.
In merito alle misure varate dal governo, con decreto e nuovo Dpcm, per vietare gli spostamenti a Natale, Burioni ha dichiarato: “Quando mangiamo non abbiamo la mascherina, chiacchieriamo, stiamo vicini, stiamo in compagnia per più di 5 minuti. Molti focolai epidemici sono legati ad eventi conviviali”.
Poi alcuni esempi: “In Maine, un matrimonio ha creato 177 contagi e 7 morti. A Pavia, 21 contagiati ad un matrimonio. Da questi casi ne sono nati altri 13, arrivati anche in 2 scuole”.
“Vorrei sempre dare buone notizie – ha concluso -, ma non sono qui per raccontare bugie tranquillizzanti. Vogliamo stare insieme alle persone che amiamo, ma il virus è un nemico particolarmente vile, sfrutta il nostro sentimento per contagiare, far ammalare e uccidere”.