Vaccino, dosi ferme ad Anagni: la reazione di Salvini è durissima

Matteo Salvini si è espresso duramente sul caso dei vaccini AstraZeneca fermi ad Anagni. Nel corso di un’intervista a Stasera Italia, su Rete 4, il leader della Lega ha preteso chiarezza da parte dell’azienda farmaceutica chiedendo al governo il blocco delle dosi.

Vaccini fermi ad Anagni, la reazione di Salvini

“Ci sono 29 milioni di dosi di vaccino ferme in Italia? – Ha tuonato Matteo Salvini in merito al caso Anagni – Fino a che tu non rispetti quello previsto dal contratto io te le blocco“.

“Se fosse vero che, a fronte di circa cinque milioni di vaccini previsti entro fine marzo per l’Italia, AstraZeneca ha 29 milioni di dosi ferme in uno stabilimento di Anagni, sarebbe incredibile. Urge chiarezza immediata da parte dell’azienda e dell’Europa”, ha sottolineato il leader del Carroccio per poi tornare a chiedere di utilizzare anche il vaccino russo Sputnik, evitando “guerre geopolitiche sulla pelle dei cittadini italiani ed europei”.

Vaccini in Lombardia, l’endorsement di Salvini

In merito alla Lombardia, Matteo Salvini ha dichiarato: “Su 111 centri vaccinali ci sono stati problemi di ritardi in tre. È la prima regione italiana per vaccini, ha già dato la prima dose alla metà degli over 80, la Toscana è ultima per dosi di vaccino destinate agli over 80″.

Il leader della Lega ha commentato anche la proposta di Giulio Tremonti di vaccinare anche quegli stranieri che sono privi di documenti: “In un Paese normale chi non ha documenti viene rispedito nel suo Paese. Pensate che in Australia, in Canada, in Svizzera, in Brasile, in Arabia Saudita un italiano senza documenti possa andare in un centro vaccinale pretendendo qualcosa? Bisogna fare il massimo per garantire il vaccino a tutti gli italiani”.