Vaccino Covid di Novavax in Italia, è quello che piace ai no vax: i dubbi degli esperti sul nuovo preparato
Arriva anche in Italia il vaccino Novavax, quello che potrebbere convincere tanti no vax a convertirsi e aderire alla campagna vaccinale
Arrivano in Italia le prime dosi del nuovo vaccino anti Covid, quello prodotto dalla Novavax. Il Nuvaxovid, questo il suo nome commerciale, potrà essere prenotato da mercoledì 23 febbraio in Piemonte e da giovedì 24 febbraio nel Lazio. Entro la fine di questa settimana tutte le regioni e le province autonome dovrebbero ricevere la fornitura iniziale del primo vaccino proteico contro il Sars-Cov-2. Dovrebbero arrivare in tutta la Penisola più di un milione di dosi del preparato di Novavax, che inizialmente era stato salutato con entusiasmo dagli esperti.
Realizzato con una tecnologia consolidata, quella che si basa sull’uso di proteine, al contrario dell’innovativa tecnologia a mRna con cui operano i vaccini di Pfizer e BioNTech e di Moderna, il Nuvaxovid era stato definito come “il vaccino dei no vax“. Ma oggi la comunità scientifica esprime grossi dubbi sul fatto che possa effettivamente convincere lo zoccolo duro di chi non vuole aderire alla campagna vaccinale a farlo.
Vaccino Covid di Novavax in Italia: i dubbi del professor Massimo Andreoni
Il vaccino Novavax “è certamente una ulteriore opportunità soprattutto per chi ha nutrito dubbi sul vaccino a mRna e potrebbe preferire questo vaccino tradizionale proteico”, ha dichiarato il professor Massimo Andreoni, primario di Malattie infettive del Policlinico Tor Vergata di Roma e direttore scientifico della Simit, la Società italiana di malattie infettive e tropicali.
“Ma temo che ormai la situazione sul fronte dei no vax si sia molto incancrenita e non sarà semplicissimo per tutti i contestatori delle immunizzazioni anti Covid convincersi a farsi una dose di Novavax”, ha dichiarato ad Adnkronos.
Vaccino Covid di Novavax in Italia: i dubbi del professor Matteo Bassetti
Della stessa idea Matteo Bassetti, primario della clinica di Malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova. “Non si vaccinerà nessuno” o lo faranno “in pochissimi”. Il problema “è di chiusura mentale nei confronti dei vaccini in generale”.
Ha poi spiegato che “la tecnologia a mRna ci darà il vaccino per tante malattie tumorali. È un’evoluzione positiva, menomale che c’è stata. Chi attacca Big Pharma come se fosse la Spectre“, l’organizzazione criminale immaginaria della saga di James Bond, “ricordi che è grazie a queste realtà se adesso si vive fino a 85 anni. Menomale che ci sono le industrie farmaceutiche”. Anche perché “se dovessimo aspettare l’Italia, con i soldi che stanzia per la ricerca, sapete dove saremmo?”.
Il professor Matteo Bassetti.
Vaccino Covid di Novavax in Italia: parla il medico “no vax” Mariano Amici
Mariano Amici, il medico di Ardea sospeso senza stipendio per le posizioni contrarie ai vaccini anti Covid, ha invece dichiarato ad Adnkronos che “se si tratta di un vaccino proteico che contiene il virus attenuato o inattivato, appartiene alla categoria dei vaccini di vecchia generazione, che hanno una sperimentazione centennale“.
“Sicuramente sappiamo a cosa andiamo incontro, a differenza di questi altri vaccini di cui non conosciamo quali possano essere le possibili conseguenze a distanza. Questa è la differenza sostanziale e importantissima”, ha dichiarato il medico.
“Ma devo ancora studiarlo e capire bene come è fatto, per pronunciarmi”, ha aggiunto, spiegando di guardare “sempre un po’ con occhio critico” quelli che definisce “vaccini su geni mutabili”, perché “l’efficacia è relativa”.
“E siccome l’efficacia è molto relativa e comunque qualche rischio il vaccino lo dà, non so esattamente da quale parte penda la bilancia di rischi e benefici. Se con un vaccino per un virus non mutabile la bilancia tra rischi e benefici sicuramente pende dal lato dei benefici, in questo caso o si equivalgono o pende più dalla parte dei rischi”.