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Vaccino Covid nei centri commerciali e negli studios di Cinecittà

Nel Lazio la campagna per il vaccino anti Covid si sposta nei centri commerciali e negli studios di Cinecittà

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Per portare avanti la campagna vaccinale anti Covid, ottimizzando i tempi per immunizzare una percentuale di popolazione più ampia possibile, alcuni territori hanno nuovi progetti sul tavolo per effettuare le iniezioni in spazi finora mai presi in considerazione. Nel Lazio, ad esempio, il pensiero va all’estate, con l’obiettivo di somministrare il siero contro il coronavirus a tutti gli over 80 entro giugno. Il presidente Nicola Zingaretti ha spiegato, visitando l’hub vaccinale dell’Auditorium, che nella regione si mira ad “abbattere il tasso di mortalità in maniera drastica”. Ne dà notizia Il Messaggero.

Vaccino Covid: in Lazio le iniezioni a Cinecittà e nei centri commerciali

Contemporaneamente si procederà spediti con le vaccinazioni di massa, con nuovi centri che si aggiungeranno a quelli ora in funzione. Tra questi, già dal mese di aprile, spuntano i centri commerciali Porta di Roma e Valmontone outlet. Il presidente della Regione Lazio ha anche annunciato l’inserimento degli studios televisivi e cinematografici di Cinecittà nella lista di nuovi hub.

“Abbiamo pronto l’accordo e tra qualche giorno sarà aperto, proseguendo nella tradizione di avere grandi centri vaccinali nei luoghi di vita delle persone”, ha spiegato Nicola Zingaretti.

Vaccino Covid: la campagna a Roma nei centri commerciali

“Stiamo lavorando già da tempo per attivare un hub di vaccinazione. Al momento siamo alla fase tecnica e dunque allo studio di fattibilità, ma crediamo si possa attrezzare in breve tempo l’area della piazza esterna dove abitualmente si tengono i concerti con l’obiettivo di poter somministrare tra le 1.000 e le 1.500 dosi di vaccino al giorno”, ha spiegato Filippo De Ambrogi, direttore di Porta Di Roma, al Messaggero.

Il centro commerciale si trova in una posizione strategica, facilmente raggiungibile dal Raccordo da tutta l’area Nord della Capitale e dall’hinterland.

Alla campagna del Lazio partecipano anche 2.200 medici di base, che a marzo hanno ricevuto solo un flacone contenente 11 dosi del vaccino AstraZeneca, e che dal prossimo mese invece potranno contare su più fiale da inoculare ai pazienti per dare un’accelerazione al piano.

Vaccino Covid: in Lazio il vaccino Sputnik e il certificato vaccinale

La Regione ha anche annunciato la sperimentazione del vaccino russo Sputnik, avviata all’Istituto Spallanzani per valutarne la resa sulle varianti e l’adozione del certificato vaccinale.

“Il Lazio è la prima regione italiana a popolare il fascicolo sanitario elettronico del singolo utente anche con questo certificato di natura sanitaria, dove ci sono i dati anagrafici, la prima e la seconda somministrazione, il tipo di vaccino e il numero del lotto del vaccino”, ha spiegato l’assessore Alessio D’Amato parlando con Il Messaggero.

“Le modalità e che cosa si vorrà fare di questo certificato, a livello europeo e nazionale, lo stabiliranno gli organi competenti, ma desidero precisare che da oggi è iniziata la migrazione dall’anagrafe vaccinale regionale al fascicolo del singolo individuo di questi certificati ed è un elemento importante”, ha concluso l’assessore alla Sanità riguardo il documento che proverà l’effettuata inoculazione del vaccino anti Covid.

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