Vaccino coronavirus, perché la volontaria si è proposta. Come sta
La donna che ha ricevuto la prima dose del vaccino prodotto allo Spallanzani sta bene e ha lanciato un appello alla responsabilità
Primo feedback sulle condizioni della donna che ieri ha ricevuto la prima dose del vaccino sviluppato dall’Istituto Spallanzani di Roma. Secondo quanto annunciato da Francesco Vaia, il direttore sanitario dell’istituto, durante Coffee Break su La7, la donna “gode di ottima salute, sta benissimo e i primi dati di laboratorio sono molto confortanti“.
Buone notizie, quindi, dal vaccino che potrebbe fornire un valido alleato nella lotta contro il coronavirus in Italia. Vaia ha aggiunto che le osservazioni sulla donna sono durate 4 ore, poi è tornata a casa. Nelle prossime settimane continuerà il monitoraggio delle sue condizioni per verificare l’efficacia della vaccinazione.
Vaccino coronavirus, perché la volontaria si è sottoposta alla sperimentazione
Il direttore sanitario dello Spallanzani ha poi sottolineato i motivi che hanno spinto la donna a sottoporsi all’inoculazione del vaccino, lanciando “un messaggio importante”: la cinquantenne romana si è sottoposta alla sperimentazione perché crede “nella sanità pubblica” e ha voluto “inviare a tutti un appello alla responsabilità“.
Vaccino coronavirus, le tappe della sperimentazione
La prima dose del vaccino prodotto allo Spallanzani è stata somministrata il 24 agosto alla volontaria romana. Secondo quanto previsto dal piano di sperimentazione, le altre dosi saranno somministrate dopo quattro giorni ad altre due persone, poi quattro e si procederà così fino a raggiungere i 90 volontari richiesti per la prima fase di test.