Vaccini personalizzati, l'ultima novità anti Covid: parla Silvestri
Come saranno i prossimi vaccini: ritagliati su misura in base alle singole persone o comunità. Guido Silvestri anticipa il futuro
Mentre prosegue a ritmo sostenuto la campagna vaccinale in Italia, anche a seguito delle nuove restrizioni del nuovo decreto Super Green pass e l’inizio della somministrazione della terza dose ai soggetti immunodepressi, lo scienziato Guido Silvestri ha parlato di cosa ci riserva il futuro. Lo scienziato italiano che vive da 30 anni negli Stati Uniti e lavora allo sviluppo di nuovi sieri anti Covid ha anticipato al Corriere della Sera che nei prossimi anni arriveranno “vaccini personalizzati”.
“Debellare la pandemia – ha spiegato Silvestri in un’intervista al Corriere – è essenziale ma credo che, guardando avanti, dobbiamo renderci conto che con la tecnologia a RNA messaggero è stato fatto un progresso enorme che tra qualche anno ci consentirà di realizzare facilmente vaccini polivalenti contro molte altre malattie infettive”.
“Possiamo iniziare a pensare a vaccini personalizzati o tarati sulle patologie di specifiche aree geografiche, che metteranno al riparo da molte malattie con una sola iniezione – ha anticipato lo scienziato -. Un progresso straordinario: come passare da una chirurgia con la scure al bisturi, o al laser. Ecco, il riconoscimento di questi successi della scienza rischia di essere oscurato dalle crescenti resistenze e dall’animosità nata intorno alla pandemia”:
Tuttavia, ha aggiunto Silvestri immaginando le perplessità del popolo dei no vax, “se non ci convinciamo che i vaccini sono stati una parte essenziale del progresso dell’umanità è forte il rischio che molti vedano la nuova frontiera dei vaccini polivalenti e personalizzati come una minaccia da Grande Fratello“.
“Gli strumenti di persuasione possono essere diversi – ha osservato lo studioso -. Io mi sono, ad esempio, espresso a favore del Green pass. Mi pare un modo efficace per spingere i renitenti a vaccinarsi: novax a parte, c’è ancora molta gente che non si immunizza per incuria, pigrizia, sottovalutazione dei rischi”.