Vaccini on demand in Italia: Figliuolo ci pensa. Come funzionano
Possibile nuova svolta per la campagna vaccinale in Italia: arrivano i vaccini on demand? Come funzionano
Il generale Figliuolo, commissario per l’emergenza Covid in Italia, sta pensando ai vaccini “on demand” per smaltire le scorte di vaccini nei frigoriferi e dare un’ulteriore accelerata alla campagna vaccinale in Italia. Lo scrive ‘La Repubblica’: Figliuolo starebbe valutando la possibilità di incentivare le Regioni a lavorare a sportello, vaccinando tutti gli over 60 che si presentano agli hub, anche senza prenotazione.
Vaccini “on demand”: perché sì
Sono 3 le motivazioni alla base della riflessione sul via libera ai vaccini “on demand”.
Innanzitutto, questo sistema di vaccinazione è certamente più veloce rispetto al metodo tradizionale che prevede la prenotazione e, quindi, garantirebbe un numero di somministrazioni più alto.
Inoltre, i vaccini “on demand” contrasterebbero la sfiducia nei confronti del vaccino Astrazeneca, che in alcune Regioni fa registrare un tasso di rinunce fino al 30% dei prenotati.
Infine, la vaccinazione con questo metodo risolverebbe le difficoltà pratiche e tecniche legate alle prenotazioni.
Vaccini “on demand”: l’esempio della Basilicata
Al sistema di vaccinazione “on demand”, però, sono legati anche alcuni problemi.
Nella giornata di lunedì, per esempio, in Basilicata, dove è stato sperimentato questo meccanismo, si sono verificati assembramenti negli hub di Potenza e Matera.
I vaccini “on demand”, inoltre, metterebbero in crisi il criterio dell’età stabilito dallo stesso commissario Figliuolo.
Vaccini “on demand”: il modello misto
Una possibile soluzione ai problemi collegati all’utilizzo del sistema di vaccini “on demand” potrebbe essere il modello “misto”.
Alcune Regioni stanno valutando di destinare solo alcuni hub alle vaccinazioni a sportello.
In Puglia, invece, si sta sperimentando un’altra soluzione: alla fine della giornata le dosi di vaccino non somministrate ai prenotati sono destinate a tutti gli over 60 che si presentano all’hub.
La Sicilia, infine, ha optato per gli open day dedicati ai vaccini “on demand” per gli over 60.