Covid, quando saranno pronti i vaccini italiani: la previsione
L'Italia sta lavorando a dei vaccini: Massimo Scaccabarozzi, presidente di Farmindustria, ha svelato quando dovrebbero essere pronti
Il vaccino Johnson & Johnson è l’ultimo approvato dall’Aifa e dall’Ema, in ordine di tempo: arriverà in Italia a metà aprile. Ma quando saranno pronti, invece, i vaccini ‘italiani‘? Sul tema è intervenuto Massimo Scaccabarozzi, presidente di Farmindustria e numero uno della Janssen Italia.
Covid, quando saranno pronti i vaccini italiani: la previsione
Scaccabarozzi, in un’intervista al Messaggero, ha spiegato l’iter per arrivare alla produzione di un vaccino tutto italiano.
In primis, il Ministero dello Sviluppo economico ha svolto un vero e proprio lavoro di scouting per sondare il terreno e verificare la disponibilità di aziende a produrre il vaccino, soprattutto quelle con i macchinari già pronti.
Dopodiché si è passati a mappare i punti di produzione nel nostro Paese, non solo per quel che riguarda l’infialatura ma per l’intero processo.
“Almeno quattro aziende sono pronte a partire“, ha aggiunto Scaccabarozzi.
I prossimi step sono “tutta una serie di validazioni, collaudi e controlli. Produrre un vaccino non è come produrre un’aspirina”, ha spiegato.
Quanto tempo è necessario? “Bisogna calcolare 6-8 mesi dal momento in cui si preme l’interruttore start. Indicativamente stiamo lavorando per avere le prime produzioni pronte per l’inizio del 2022“.
Covid, quanti milioni di dosi riusciranno a produrre le aziende italiane
Ma le aziende italiane che stanno lavorando ai vaccini quante dosi riusciranno a produrre? Per Scaccabarozzi è una stima “impossibile al momento“, ma “i cittadini devono stare tranquilli” perché da aprile a giugno “saranno in consegna in Italia così tanti vaccini da rendere sicuramente fattibile il piano messo a punto dal generale Figliuolo“.
Ma l’arrivo di milioni di dosi non rende vana la ricerca delle aziende italiane per un vaccino ‘nostrano’ perché “questa non è la prima e purtroppo nemmeno l’ultima pandemia. Dobbiamo evitare di farci trovare impreparati e probabilmente ogni anno dovremo fare i richiami del vaccino contro il Covid“.