Vaccini, l'Italia blocca l'export di AstraZeneca per l'Australia
Bloccata l'esportazione di vaccini AstraZeneca prodotti in Italia: la decisione del governo italiano e della Commissione Ue
Il governo italiano ha bloccato l’esportazione di una fornitura di vaccini anti covid di AstraZeneca, oltre 250 mila dosi, destinate all’Australia. La decisione è stata concordata con l’Unione europea sulla base di un meccanismo di controllo dell’export varato a fine gennaio dalla Commissione europea. Si tratta della prima volta che viene attivata questa procedura.
La decisione del governo Draghi sarebbe legata alle inadempienze contrattuali dell’azienda farmaceutica verso i Paesi Ue rispetto alle quantità di dosi promesse e ai tempi di consegna.
Il meccanismo di controllo Ue è stato introdotto proprio per evitare che forniture del vaccino da contratto destinate all’Unione Europea vengano vendute ad altri Paesi. La Commissione Ue aveva varato il nuovo regolamento in seguito alle polemiche suscitate dal taglio delle forniture annunciate a gennaio proprio da AstraZeneca.
Stando a quanto riporta l’Agi, il 26 febbraio l’Italia ha inviato alla Commissione Ue la proposta di bloccare l’export di 250 mila dosi di vaccino infialate nello stabilimento di Anagni e dirette all’Australia.
La commissione Ue, a cui secondo il regolamento spetta l’ultima parola, ha avallato la decione italiana il 2 marzo. Il ministero degli Affari Esteri ha quindi provveduto ad emanare il provvedimento di blocco all’esportazione alla casa farmaceutica anglo-svedese. Ora il lotto verrà ridistribuito tra i paesi Ue.
Si tratta di una decisione simbolica, dato il numero di dosi, ma che vuole inviare un netto messaggio alle case farmaceutiche produttrici dei vaccini. Anche mercoledì, nel corso della telefonata con Ursula von der Leyen, riporta il Corriere della Sera, il premier Draghi ha ribadito la necessità di pressare maggiormente le aziende per obbligarle a rispettare i contratti.