Vaccini, ipotesi lockdown e governo: il punto di Salvini
Vaccini, esecutivo e misure per arginare la diffusione del Covid: le dichiarazioni di Salvini a Live-Non è la d'Urso
Matteo Salvini, intervenuto a Live – Non è la d’Urso, è tornato a parlare di vaccini, ipotesi lockdown e della scelta di appoggiare il governo di Mario Draghi.
“Il nostro non è un piano vaccinale alla Arcuri con le primule e gli sprechi, prima la salute viene garantita e prima si ritorna ad una vita normale”, ha dichiarato il leader della Lega. Per quel che riguarda l’ipotesi di un nuovo lockdown, ha detto: “Spero proprio di no”, aggiungendo che si deve lavorare “sui vaccini e siccome l’Europa non ha mantenuto le promesse fatte, bisogna correre. Non si deve aspettare ancora per diversi mesi”.
Capitolo appoggio all’esecutivo guidato dall’ex numero uno della Bce. Sul motivo che ha spinto la Lega a far parte della maggioranza, ha spiegato che “questo non è il momento del litigio. È un momento in cui gli italiani chiedono risposte e speranze, non litigi e polemiche”.
“Ho preferito – ha proseguito – che la Lega si rimboccasse le maniche e lavorasse da dentro ai problemi del Paese. Prima diamo una risposta ai problemi e poi torniamo alla normalità. E poi torneremo a litigare. Ma questo non è il momento”.
Tornando al tema ‘tempo’ e ‘sieri’, ha rimarcato che “bisogna iniziare subito a produrre vaccini in Italia perché quando si ripeterà in futuro un’emergenza”, non bisogna “dipendere dalle multinazionali o dai ritardi dell’Europa”.
Alla luce di ciò, ha rimarcato che c’è la necessità di rivolgersi “a tutti i Paesi del mondo per fare in fretta. Ogni giorno perso sono morti, industrie che chiudono”.
Secondo il segretario del Carroccio si dovrebbe anche ricorrere a terapie domiciliari per evitare di congestionare i posti letto negli ospedali.
Da Barbara d’Urso, poco prima dell’intervento di Salvini, ha parlato Nicola Zingaretti che è tornato sulle dimissioni “irrevocabili” dal ruolo di segretario del Pd e a spendere parole di sostegno nei confronti dell’ex premier Giuseppe Conte.