Vaccini Covid, Garattini: "Più facile morire cadendo dal letto"
Il decano della farmacologia in Italia punta sulla comunicazione per scongiurare le psicosi sulla sicurezza dei vaccini
La sospensione del vaccino anti-Covid Johnson&Johnson arrivata dagli Stati Uniti e l’interruzione della fornitura di fiale in Europa della stessa azienda rischiano di intaccare la fiducia della popolazione sulla sicurezza dei vaccini, già messa a dura prova dalle incertezze sul vaccino di AstraZeneca. Un’eventualità che preoccupa il decano della farmacologia italiana Silvio Garattini il quale in un’intervista al Messaggero sostiene che “è più facile morire cadendo dal letto che prendendo un siero anti-Covid”.
“È sconfortante – dice Garattini. In un momento delicato come questo, in cui serve accelerare il più possibile ovviamente in sicurezza il numero delle persone vaccinate, per un numero di casi infinitesimale e tutti da verificare di vaccini che possono aver dato qualche problema si rischia di mandare all’aria l’unica politica adatta a fermare il virus. Che è quella della somministrazione del siero.”
“Sei casi problematici su 7 milioni di vaccinati con Johnsons&Johnson stanno scatenando una paura assolutamente sproporzionata. E che le autorità americane, in collegamento con l’Ema devono saper affrontare bene, sennò la psicosi cresce in maniera incontrollabile” è il timore dello scienziato.
Il blocco temporaneo del vaccino Johnson&Johnson è stato deciso dalla Fda americana dopo aver registrato negli Usa 6 casi di trombosi, su circa 6,8 milioni di dosi somministrate.
La volontà di prendere tempo, per valutare i sospetti su un’eventuale legame tra il siero e questi eventi avversi, ha fatto scattare la verifica anche in Europa da parte dell’Ema, dalla quale sono attese comunicazioni in merito. La priorità è evitare le comunicazioni contraddittorie accadute col precedente AstraZeneca.
Per il presidente dell’Istituto ‘Mario Negri’ è l’informazione verso i cittadini il punto focale di una campagna vaccinale efficace: “Informando, informando, informando. Serve un’informazione capillare, meticolosa, continua, nel nostro Paese e in tutti gli altri, che dica sulla base dell’evidenza scientifica che i benefici dei vaccini sono immensamente maggiori rispetto alle criticità limitatissime che, come per ogni farmaco, compresa l’aspirina, anche i vaccini possono avere.”
“La vicenda AstraZeneca, con tutte le richieste di disdette di quel vaccino che stiamo vedendo nelle varie regioni, speravo restasse un fatto isolato. Invece, rieccoci da capo. Con le accuse, sempre legate a eventuali problemi di trombosi, sul vaccino americano” dice Garattini.
“Ma lei lo sa che volare in aereo è cento volte più pericoloso rispetto ad assumere un vaccino testato e autorizzato dagli organi preposti? Lo sa che è più facile morire cadendo dal letto che prendendo un siero anti-Covid? Questa è la comunicazione giusta, e semplice, che bisogna fare” è l’opinione dello scienziato.
Fonte foto: ANSA