Usa, sterminata una famiglia in campeggio: sopravvissuto solo un bambino di 6 anni
In un campeggio dell'Iowa, negli Stati Uniti, una famiglia è stata sterminata da un giovane di 23 anni: ignoto il movente
Erano andati in campeggio per trascorrere qualche giorno di relax circondati dalla natura, ma la furia omicida di un 23enne ha tragicamente rovinato tutto. Tyler, la moglie Sarah e la figlia Lula sono stati uccisi in tenda a colpi di arma da fuoco. Una strage.
L’unico a sopravvivere allo sterminio della famiglia Schmidt è stato il figlio maggiore Arlo. L’assassinio multiplo è stato compiuto lo scorso 22 luglio in un parco dell’Iowa, il Maquoketa Caves State Park Campground, negli Stati Uniti, ma soltanto adesso sono emersi i dettagli della vicenda.
Strage in campeggio, sterminata una famiglia
A confermare che il giovane omicida per compiere la strage si è servito di un’arma da fuoco sono stati i risultati degli esami autoptici sui tre cadaveri della famiglia Schmidt. Ma per uccidere le vittime si è servito anche di altro.
Come reso noto dal Dipartimento di Pubblica Sicurezza dell’Iowa, il papà Tyler, di 42 anni, è morto per una ferita da arma da fuoco e per lesioni multiple da corpo affilato. La moglie e madre Sarah, anche lei 42enne, è deceduta a causa di ferite multiple da arma da fuoco.
La loro figlia Lula, di 6 anni, è morta per una ferita da arma da fuoco e per strangolamento. Arlo, il figlio di 9 anni, è invece sopravvissuto all’attacco senza riportare alcuna lesione. Non è chiaro se al momento della strage si trovasse all’interno della tenda insieme ai suoi cari.
Il killer che ha compiuto la strage
Gli investigatori hanno reso noto che l’assassino si chiamava Anthony Sherwin, aveva 23 anni, ed era originario di LaVista, nel Nebraska.
Secondo quanto ricostruito ha agito da solo. Dopo aver sterminato la famiglia Schmidt nella loro tenda si è tolto la vita con la stessa arma da fuoco. Anche lui quel giorno si trovava in campeggio: era insieme ai suoi genitori.
Mistero sul movente
Ciò che ha spinto l’assassino a scatenare la furia omicida e compiere la strage non è ancora noto.
Il vicedirettore della divisione investigativa penale del Dipartimento di pubblica sicurezza ha dichiarato: “Non sappiamo cosa abbia portato a questo e cosa lo abbia provocato”.
Da quanto emerso finora, le indagini non avrebbero rivelato “alcun legame o interazione pregressa tra il killer e la famiglia Schmidt”.