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Uragano Helene minaccia la Florida, dichiarato lo stato di emergenza: si teme una "catastrofe"

Sale l'allerta in Florida per l'imminente arrivo dell'uragano Helene: dichiarato lo stato di emergenza, appello ai cittadini

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Allerta massima in Florida per l’uragano Helene, che è dato in rapida evoluzione. Sta avanzando attraverso il Golfo del Messico e si prevede che arriverà sulle coste americane con un’ondata di tempesta nelle zone nord-occidentali, portando con sé venti e piogge che potrebbero causare inondazioni improvvise per centinaia di chilometri nell’entroterra.

Uragano Helene, possibile catastrofe nella baia Apalachee

Secondo gli esperti, Helene sarà un uragano di categoria 3 o superiore nel momento in cui si abbatterà sulla costa nord-occidentale della Florida. Per ora, l’allerta uragano e alluvione si estende ben oltre le aree marine, fino alla Georgia centro-meridionale.

I governatori di Florida, Georgia e Carolina del Nord e del Sud hanno dichiarato lo stato di emergenza.

Uragano Helene allertaFonte foto: ANSA
Cartello in Florida di “evacuazione obbligatoria”

Il Servizio meteorologico Nazionale di Tallahassee ha reso noto che la tempesta potrebbe essere particolarmente “catastrofica e pericolosa per la vita” nella baia Apalachee della Florida.

L’appello delle autorità: “Per favore, prendete sul serio qualsiasi ordine”

Gli esperti hanno anche sostenuto che i venti forti e le intense piogge previste, “se realizzate, rappresentano uno scenario da incubo per la baia di Apalachee. “Per favore, per favore, per favore prendete sul serio qualsiasi ordine di evacuazione!”, l’appello accorato delle autorità.

All’alba di giovedì 26 novembre Helene si trovava a circa 680 chilometri a sud-ovest di Tampa. Si sta muovendo verso nord a 15 km/h, con venti massimi sostenuti di 137 km/h.

Secondo i meteorologi, dovrebbe diventare un uragano di categoria 3 o superiore. Altrimenti detto i venti potrebbero raggiungere i 177 km/h.

Uragano, la classificazione in 5 categorie

La SSHS, ossia la scala Saffir-Simpson, è un sistema di misurazione dell’intensità dei cicloni tropicali teorizzato nel 1969 dai due scienziati statunitensi Herbert Saffir e Robert Simpson.

Si struttura su 5 categorie: va dalla numero 1, che è quella per descrivere fenomeni lievi e limitati, alla numero 5, che descrive eventi catastrofici.

  • 1 – minimo: venti tra 119 e 153 km/h. Danni limitati.
  • 2 – moderato: venti tra 154 e 177 km/h. Danni di una certa rilevanza ad alberi e strutture mobili; danneggiamenti di lieve entità anche agli immobili (finestre, antenne, tetti). Nelle zone costiere si possono manifestare inondazioni con acque fino a 2,5 metri oltre il livello medio. Si può richiedere l’evacuazione dei residenti delle zone costiere.
  • 3 – forte: venti tra 178 e 208 km/h. Grandi alberi abbattuti, distruzione di strutture mobili, danni di una certa rilevanza alle case. Inondazioni con acqua fino a 4 metri oltre il normale livello. Richiede l’evacuazione dei residenti delle zone costiere.
  • 4 – fortissimo: venti tra 209 e 251km/h. Gravi danni agli edifici. Alberi, cespugli, insegne e cartelli stradali vengono devastati. Evacuazioni dei residenti delle zone costiere, fino a una decina di chilometri nell’entroterra.
  • 5 – disastroso: venti oltre 252 km/h. Danni catastrofici.

uragano-helene-acqua Fonte foto: ANSA
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