Uova Avicola Valle Santa ritirate da supermercati per la presenza di salmonella: quali sono i lotti richiamati
Il Ministero della Salute dispone il richiamo di alcuni lotti di uova per possibile presenza di salmonella
Diversi lotti di uova del marchio Avicola Valle Santa sono stati richiamati dal Ministero della Salute per possibile presenza di salmonella. La nota di richiamo è presente sul sito istituzionale del Ministero con l’indicazione specifica dei lotti interessati dal provvedimento.
Richiamati sei lotti di uova Avicola
Nella nota pubblicata dal Ministero si legge che le uova Avicola Valle Santa, che si trovano al supermercato col nome “Uova fresche allevate all’aperto”, sono richiamate per “rilevata presenza di salmonella”.
Si tratta delle confezioni da 330 grammi netti prodotte dall’azienda agricola BR Società Semplice Agricola di Rieti.
Per le confezioni di uova richiamate il Ministero sottolinea che il “prodotto non è idoneo al consumo“. Nella nota si legge l’invito ai consumatori “a non consumarlo e a riportarlo al punto vendita”.
I lotti interessati nel richiamo
Nella nota, poi, vengono specificati nel dettaglio i lotti interessati dal richiamo dopo il sopraggiunto rischio di salmonella.
Si tratta dei lotti numero:
- A202311 con scadenza il 18/12/2023 e codice EAN 0806891476258;
- A212311 con scadenza il 19/12/2023 e codice EAN 0806891476258;
- A222311 con scadenza 20/12/2023 e codice EAN 0806891476258;
- A232311 con scadenza 21/12/2023 e codice EAN 0806891476258;
- A242311 con scadenza 22/12/2023 e codice EAN 0806891476258;
- A262311 con scadenza 24/12/2023 e codice EAN 0806891476258;
Gli ultimi richiami del Ministero
Recentemente il Ministero è intervenuto per ritirare altri prodotti a vario titolo e per diversi motivi.
Uno di questi ha interessato i fagiolini Demeter per possibili frammenti di vetro all’interno dei vasetti. Si è trattato di un richiamo a scopo cautelativo.
Un altro ha interessato poi il provolone Valpadana per sospetta presenza di Listeria Monocytogenes. Il richiamo, come nel caso dei fagiolini Demeter, è stato a scopo cautelativo e nel caso del provolone riguardava un singolo lotto.
Lo stesso discorso era valso per una confezione di salame novellino prodotto dalle Fattorie Novella Sentieri, con il consiglio di non consumarlo e dunque di riconsegnarlo presso il punto vendita dove era stato fatto l’acquisto per chiedere un rimborso o una sostituzione e segnalare il problema.
Per una confezione di vitello tonnato erano stati richiamati ben due lotti.