,,

Università Orientale di Napoli occupata a sostegno della Palestina contro Israele: le richieste degli studenti

Un gruppo di studenti ha occupato la sede centrale dell'Università l'Orientale di Napoli a sostegno della Palestina nella guerra contro Israele

Pubblicato:

Uno striscione a supporto della Palestina è stato appeso al balcone centrale di Palazzo Giusso di Napoli, sede dell’Università l’Orientale, occupata da un gruppo di studenti per sostenere popolazione della Striscia di Gaza nella guerra tra Hamas e Israele. “Fino alla vittoria” recita il messaggio dei collettivi che in un lungo comunicato hanno spiegato i motivi della protesta.

L’occupazione

Gli studenti dichiarano nel comunicato, dopo una serie di considerazioni generali sullo scenario della guerra, come  l’obiettivo dell’occupazione sia di  “denunciare anche dai luoghi del sapere la complicità ed il silenzio delle nostre istituzioni e del governo. Il nostro è un atto che ha la finalità di riaprire il dibattito anche all’interno dell’università e far prendere posizione questa istituzione”. Nelle scorse settimane altri studenti avevano calato davanti all’entrata dell’Università l’Orientale una grande bandiera palestinese, esposta anche in altri luoghi di Napoli.

“Sappiamo che il nostro ateneo, come altri nel resto del paese, intrattengono rapporti di partnerariato e scambio di ricerche con le università israeliane e l’apparato militare-industriale italiano – sostengono gli studenti – Non vogliamo studiare in un’università che si rende complice di ciò che sta facendo un governo coloniale e criminale come quello israeliano “.

Università Orientale di Napoli occupata a sostegno della Palestina contro Israele: le richieste degli studentiFonte foto: ANSA

La bandiera della Palestina esposta sulla facciata di Palazzo Giusso, sede centrale dell’Università l’Orientale di Napoli

Il comunicato

“Pretendiamo – si legge ancora nel comunicato dei collettivi – che l’università, nella figura del rettore Tottoli, si esponga pubblicamente a sostegno del popolo palestinese e per un cessate il fuoco immediato; che l’università riconosca pubblicamente il genocidio della popolazione palestinese di cui è responsabile il governo israeliano”.

“E ancora – proseguono gli studenti – che l’università condanni pubblicamente le gravi violazioni dei diritti umani ed i crimini di guerra commessi dal governo di Israele: dall’uso del fosforo bianco, all’uccisione indiscriminata di civili, il bombardamento di scuole, ospedali e dei corridoi umanitari e l’assedio totale a cui è sottoposta in queste ore Gaza; che cessino gli accordi tra L’Orientale e le università israeliane, in quanto complici del regime di oppressione coloniale di insediamento e di apartheid, di gravi violazioni di diritti umani, compreso lo sviluppo di armamenti e di dottrine militari”.

La protesta

“Le nostre rivendicazioni sono chiare e semplici e vogliono amplificare quelle che provengono dalle piazze di queste settimane e dell’appello ‘Don’t stay silent’ dell’università palestinese di Birzeit” scrivono gli attivisti nel comunicato, spiegando come l’occupazione di oggi di palazzo Giusso si inserisca “in un quadro di mobilitazione molto più ampio che fa riferimento ad un’ondata di solidarietà che ha caratterizzato le piazze e le strade delle città di tutto il mondo”.

Nella giornata di sabato 4 novembre un corteo pro Palestina con migliaia di persone in piazza ha sfilato per le strade di Milano per chiedere il cessate il fuoco sulla Striscia di Gaza. Una manifestazione osteggiata dal vicepremier Matteo Salvini che ha attaccato i partecipanti definendoli gli “ultimi fascisti che odiano Israele”.

universita-orientale-napoli-occupata-palestina Fonte foto: ANSA
,,,,,,,,