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Una donna chiede a Papa Francesco di benedirle il cane, il Pontefice la sgrida: “Non ho avuto pazienza”

Il Pontefice ha raccontato il fatto durante gli Stati Generali della Natalità: “Non ho avuto pazienza e ho sgridato la signora”. Proteste degli animalisti

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Un episodio curioso, che potrebbe anche far sorridere, quello raccontato da Papa Francesco durante gli Stati Generali della Natalità. Il Pontefice ha ammesso di aver avuto poca pazienza nei confronti di una signora che chiedeva una benedizione per il proprio cane, sgridando la donna. Una reazione forse dettata da un momento di stanchezza, che ha però innescato le reazioni degli animalisti.

Il racconto di Papa Francesco

Il Pontefice è intervenuto durante la terza edizione degli Stati Generali della Natalità, l’evento che mira a raccogliere idee e proposte per combattere il trend demografico negativo in atto nel nostro Paese.

Durante il suo intervento, avvenuto dal palco dell’Auditorium della Conciliazione, Papa Francesco ha raccontato di come, circa una quindicina di giorni fa, durante l’udienza del mercoledì, mentre salutava i fedeli si trova davanti a una signora, che gli chiede “Me lo benedice il mio bambino?”.

Una donna chiede a Papa Francesco di benedirle il cane, il Pontefice la sgrida: “Non ho avuto pazienza”Fonte foto: IPA
Papa Francesco, intervenuto durante gli Stati Generali della Natalità in corso all’Auditorium della Conciliazione di Roma

Fin qui tutto normale, se non fosse che il “bambino” era in realtà, come raccontato dal Papa, “un cagnolino. Lì non ho avuto pazienza e ho sgridato la signora: ‘Signora, tanti bambini hanno fame e lei col cagnolino’.”.

Le paure per il futuro del Pontefice

“Queste sono scene del presente, ma se le cose vanno così sarà l’abitudine del futuro, stiamo attenti” ha poi continuato Papa Francesco, rimarcando la paura per un futuro nel quale vede probabilmente più animali che bambini.

E guardando indietro possiamo trovare altre occasioni nelle quali il Papa ha espresso preoccupazione verso le persone che hanno animali e non bambini, per quella che a volte viene vista, forse con un po’ di superficialità, quasi come una preferenza.

Lo scorso 26 agosto ad esempio (neanche a farlo apposta, giornata mondiale del cane), il Pontefice aveva espresso preoccupazione per “l’inverno demografico”, puntando il dito contro le persone che “preferiscono avere cani, gatti, che è un po’ l’affetto programmato: io programmo l’affetto, mi danno l’affetto senza problemi. E se c’è dolore? Beh, c’è il medico veterinario che interviene, punto. E questa è una cosa brutta. Per favore, aiutate le famiglie ad avere dei figli. È un problema umano, e anche un problema patriottico”.

La risposta degli animalisti

E già in risposta a simili commenti, tempo fa era arrivato un commento di Gianluca Felicetti, presidente della Lega anti vivisezione (Lav), che aveva definito “brutto mettere sempre in alternativa umani e altri animali. Peraltro la maggior parte di cani e gatti vivono in famiglie con figli, e questo fa bene ai piccoli umani e ai quattrozampe, tanto più se adottati dalla strada o da un rifugio”.

E anche sul racconto di oggi non si sono fatte attendere le risposte delle associazioni animaliste, a partire dall’Enpa (Ente Nazionale Protezione Animali), che tramite la presidente Carla Rocchi definisce le parole del Papa “non condivisibili” e si chiede come mai abbia deciso proprio di chiamarsi Francesco: “Chi non ama gli animali non ama neanche i bambini perché chi è capace d’affetto lo dà agli animali e ai bambini. Siamo sicuri che se il Papa ci riflette un po’ si convincerà anche lui”.

Anche l’OIPA (Organizzazione Internazionale Protezione Animali) ha risposto toccando corde più vicine al Papa, sottolineando come le sue parole appaiano molto lontane “dall’amore incondizionato per gli animali, quello che invece hanno manifestato nel corso dei secoli molti santi”, a partire proprio da San Francesco.

papa francesco Fonte foto: IPA
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