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Un morto sul lavoro ogni 8 ore e mezza in Italia: i dati shock dell'Inail sugli incidenti del 2023

L’Inail rilascia i dati sul numero degli incidenti sul lavoro in Italia: un morto ogni 8 ore e mezza

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Si parla di una media di tre vittime al giorno nel 2023. I dati (ancora in aggiornamento) rilasciati dall’Inail, mostrano un lieve calo nelle denunce di incidenti letali sul luogo di lavoro. Ma le cifre mostrate dall’Istituto restano tragiche: lo scorso anno c’è stato un morto ogni 8 ore e mezza.

Un morto sul lavoro ogni 8,5 ore: i dati Inail

Nei dodici mesi del 2023, all’Inail sono giunte 1.041 denunce di incidenti mortali sul posto di lavoro, pari a un morto ogni 8 ore e mezza. L’anno prima erano state 1.090 (-4,5%).

Ma il calo non è così rassicurante se si osservano i dati nel dettaglio. Diminuiscono gli incidenti in itinere, ovvero quelli avvenuti nel tragitto casa – lavoro, che da 300 scendono a 242.

Numero di morto sul lavoro nel 2023 in Italia, dati InailFonte foto: ANSA
Manifestazione sindacale a Napoli per la sicurezza sul lavoro

Aumentano, però, i morti sul posto di lavoro che salgono a 790 a 799 casi annui. Aumentano le vittime nel settore dell’agricoltura (da 118 a 119) e nel Costo Stato (da 36 a 38).

Una diminuzione di vittime si registra, al contrario, nel settore industria e servizi: 884 i decessi nel 2023, contro i 936 dell’anno precedente.

L’analisi territoriale mostra un calo nel Nord-Ovest (da 301 a 270 casi), nel Nord-Est (da 245 a 233) e al Centro (da 225 a 193). In crescita gli incidenti letali al Sud (da 235 a 255) e nelle Isole (da 84 a 90).

Vittime sempre più giovani

Dall’analisi per classi di età si registra un aumento di morti sul lavoro tra le fasce agli estremi: muoiono i più giovani e i più anziani.

Aumentano da 55 a 75 le vittime con meno di 25 anni e da 211 a 236 i morti tra i lavoratori nella fascia tra i 60 e i 74 anni.

Per quel che riguarda il sesso delle vittime, la flessione registrata tra il 2022 e il 2023 riguarda sia gli uomini (che passano da 970 a 955) che le donne (da 120 a 86).

In calo sia le denunce dei lavoratori italiani (da 881 a 837) che quelle dei comunitari (da 53 a 48).

Resta fermo il numero di morti sul lavoro di origini extracomunitarie: i decessi sono stati 156 in entrambi i periodi.

Gli incidenti letali del lavoro in nero

I numeri registrati dall’Inail aumentano se si includono i lavoratori non riconosciuti o in “nero”, che incidono per quasi il 40% sul conteggio.

Lo riporta l’Osservatorio Nazionale morti sul lavoro di Bologna, creato dall’ex metalmeccanico in pensione Carlo Soricelli, in ricordo delle 7 vittime della ThyssenKrupp di Torino, morte in un tragico incidente il 6 dicembre 2007.

Aggiungendo al numero di morti i lavoratori non regolarmente registrati, la cifra di vittima sale da 1.041 a 1.466.

Di questi, 986 sono deceduti a causa di incidenti avvenuti sul posto di lavoro. I restanti 480 incidenti letali sono accaduti in itinere.

L’unica provincia d’Italia senza morti sul lavoro

Secondo quanto riportato dall’Osservatorio, Livorno è stata l’unica provincia italiana a non registrare alcun morto sul lavoro nel 2023.

Al contrario, il peggior rapporto tra numero di abitanti e morti sul lavoro è quello registrato da Rieti, con 1 morto ogni 15.742 cittadini.

Per quel che riguarda le regioni, quella con il maggior numero di incidenti letali nel 2023 è stata la Lombardia: 123 morti sul luogo di lavoro, più 62 incidenti letali in itinere.

morto-incidenti-lavoro-italia-2023-dati-inail-1 Fonte foto: ANSA
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