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Indagine della Dia di Caltanissetta svela un piano fascista contro i magistrati sgraditi: due arresti

L'Osservatorio di ispirazione fascista, emerso nel corso di indagini sulla strage di Capaci, sarebbe servito a screditare alcuni magistrati sgraditi

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Un piano di ispirazione esplicitamente fascista per screditare e controllare l’attività dei magistrati sgraditi. Lo ha scoperto la Direzione Investigativa Antimafia di Caltanissetta, che ha arrestato due uomini, ritenuti complici della creazione di un “Osservatorio”, con il coinvolgimento di alte cariche delle istituzioni. 

Il piano contro i magistrati

La Direzione Investigativa Antimafia di Caltanissetta ha scoperto un piano segreto per ostacolare le attività della magistratura e, più nello specifico, di alcuni magistrati sgraditi. 

L’inchiesta era nata dalle intercettazioni effettuate nei confronti dell’avvocato Stefano Menicacci e di Domenico Romeo, nel corso degli accertamenti su presunti interessi dell’eversione nera nella realizzazione della strage di Capaci. 

stefano menicacciFonte foto: ANSA
Stefano Menicacci ai funerali del fondatore di Avanguardia Nazionale, Stefano Delle Chiaie, il 12 settembre 2019 

Menicacci era già stato indagato in un’inchiesta, poi archiviata, su un presunto golpe degli anni ’90, in un tentativo di destabilizzazione del Paese.

In una delle intercettazioni, i due si sarebbero definiti “fascisti” e avrebbero fornito elementi utili a scoprire un progetto volto a istituire un “Osservatorio” delle attività della magistratura.

I due uomini, posti adesso ai domiciliari, sono accusati di aver ordito il piano di ispirazione esplicitamente fascista e di aver fornito false informazioni a pubblico ministero. L’aggravante è di aver mentito nel corso di un procedimento per strage.

Come funzionava

L’Osservatorio sarebbe servito, quindi, a ostacolare e screditare i magistrati non graditi.

Il piano, come si legge nel comunicato della procura, prevedeva la richiesta di supporto “di altissimi livelli del potere Esecutivo” oltre che di altre garanzie “che gli associati affermano, nei loro colloqui, di avere già ottenuto“.

Al momento, però, nessun esponente delle istituzioni sembra essere indagato.

Altri soggetti coinvolti

Del progetto farebbero parte anche altri componenti, al momento sconosciuti. La Dia ha eseguito delle perquisizioni, oltre che nelle abitazioni dei due soggetti ai domiciliari, anche negli appartamenti di altri soggetti che sarebbero coinvolti nel progetto.

Tra questi c’è Adriano Tilgher, che nel 1981 è stato condannato per la riorganizzazione del partito fascista Avanguardia Nazionale, di cui è ritenuto esponente di spicco. Ma anche l’avvocato Saverio Ingraffia e il docente universitario Francesco Scala.

I decreti di perquisizione sono stati emessi dalla Procura Caltanissetta per i reati di associazione a delinquere e di violazione della Legge Anselmi sulle associazioni segrete.

dia-catania-fascisti Fonte foto: ANSA
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