Un furgone pieno di armi scoperto nei pressi di Castel Gandolfo, ci sono anche dispositivi da guerra
Un furgone carico di armi da sparo e da guerra è stato rinvenuto nei pressi del lago Albano dai carabinieri. Rinvenuto anche un kalashnikov russo
Un vero e proprio arsenale quello rinvenuto all’interno di un furgone nei pressi di Castel Gandolfo, con armi da guerra e silenziatori. Il mezzo si trovava nei pressi del lago Albano e portava una targa contraffatta intestata a una società del nord Italia estranea alla vicenda. I carabinieri di Castel Gandolfo stanno procedendo con le opportune verifiche. A bordo del veicolo non erano presenti né il conducente né altri occupanti.
- Arsenale da guerra in un furgone vicino Castel Gandolfo
- Cosa contenevano i borsoni
- Le indagini
- Un precedente ad Ardea
Arsenale da guerra in un furgone vicino Castel Gandolfo
Come riporta ‘Roma Today’, il ritrovamento è avvenuto mercoledì 16 agosto da parte dei carabinieri di Castel Gandolfo.
Un furgone con targa falsificata si trovava parcheggiato vicino al lago Albano – noto anche come lago di Albano o di Castel Gandolfo – e al suo interno nascondeva armi da sparo e da guerra, più munizioni e silenziatori.
Un furgone pieno di armi è stato trovato nei pressi di Castel Gandolfo. Indagano i carabinieri
Le armi erano custodite all’interno di borsoni presenti nel bagagliaio.
Come detto in apertura, la targa del veicolo era falsificata e intestata ad una società con sede nel nord Italia totalmente ignara.
Cosa contenevano i borsoni
Come riporta ‘Rai News’, all’interno dei borsoni erano nascosti un kalashnikov russo, tre pistole semiautomatiche, una pistola a tamburo, due silenziatori, duecento colpi pronti all’uso, caricatori e due taniche di alcool.
I militari, grazie al numero di telaio, hanno scoperto che il furgone è stato rubato nel marzo 2023.
Alcune armi sono risultate, rubate, altre avevano la matricola abrasa.
Le indagini
Le armi rinvenute all’interno del furgone sono state sequestrate e attualmente sono a disposizione della Procura della Repubblica di Velletri.
Gli investigatori dovranno scoprire a chi appartengono.
Come specifica ‘Roma Today’, nei giorni a venire le armi verranno inviate agli specialisti dei Ris di Roma che procederanno alle opportune verifiche balistiche, dattiloscopiche e biologiche.
Grazie a questi esami gli inquirenti potranno stabilire se le armi siano state impiegate in recenti fatti delittuosi.
Un precedente ad Ardea
Nel luglio 2023 ad Ardea, in provincia di Roma, i carabinieri hanno arrestato tre uomini.
A far scattare le manette è stata la loro attività: i tre, infatti, modificano armi giocattolo trasformandole in armi vere in un laboratorio messo sotto sequestro dai militari.